«La metro in Valsabbia? È solo un pretesto costoso»

La metro «allungata» offre spunti politici polemici
La metro «allungata» offre spunti politici polemici
La metro «allungata» offre spunti politici polemici
La metro «allungata» offre spunti politici polemici

Vale poco più di 161 mila euro l’investimento per lo studio di pre fattibilità per la «metro del Garda», ma che di fatto sarà la «metro della Valsabbia» (e un po’ dell’hinterland) in quanto si fermerà ai Tormini dopo aver attraversato Rezzato, Mazzano, Nuvolento, Nuvolera, Paitone, Prevalle, Gavardo e Villanuova per poco più di 18 chilometri: il progetto per ora è solo sulla carta e, partendo dalla città, potrebbe costare fino a un miliardo. I costi per lo studio citato saranno ripartiti così: 81mila a carico della Provincia, tremila ciascuno per i Comuni di Brescia, Mazzano, Nuvolento, Nuvolera, Prevalle e Rezzato, altri 62 mila a carico della Comunità montana della Valsabbia, di cui 12 mila per Gavardo, Paitone, Roè Volciano e Villanuova, 25 mila quale quota di propria competenza, 25mila come anticipo per le quote del Parco Alto Garda e della Comunità del Garda. Tanti soldi? Forse. Di certo la notizia agita le acque politiche a Gavardo: «Finito il clamore mediatico - affermano i vertici del circolo locale di Fratelli d’Italia - l’operazione metro del Garda inizia a disvelarsi per quello che è. Di studi su come ampliare la metro in passato ne sono stati fatti molti, tutti rimasti lettera morta. L’assessore regionale Fabio Rolfi, dello stesso partito dal presidente della Comunità montana, ha già detto che se si farà un ampliamento sarà verso Concesio. Quindi di cosa parliamo? Per ora solo di nuove poltrone da spartire. Ci chiediamo cosa faccia concretamente il sindaco Davide Comaglio, nella sua comoda poltrona di consigliere del Trasporto pubblico locale, per risolvere i problemi della viabilità valsabbina che gli dovrebbero essere ben noti».•.

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