La psichiatria cambia volto: inaugurato il nuovo reparto

di Alessandro Gatta
Il taglio del nastro della nuova psichiatria di GavardoIl reparto occupa il primo piano dell’edificio storico dell’ospedale
Il taglio del nastro della nuova psichiatria di GavardoIl reparto occupa il primo piano dell’edificio storico dell’ospedale
Il taglio del nastro della nuova psichiatria di GavardoIl reparto occupa il primo piano dell’edificio storico dell’ospedale
Il taglio del nastro della nuova psichiatria di GavardoIl reparto occupa il primo piano dell’edificio storico dell’ospedale

Un taglio del nastro atteso da più di 15 anni: è stato inaugurato ieri mattina a Gavardo il nuovo reparto di psichiatria dell’ospedale valsabbino, in gergo Servizio psichiatrico di Diagnosi e cura, che appunto dal 2004 (quando venne trasferito da Salò a causa del terremoto) si trovava in una sistemazione provvisoria negli spazi della Rsa La Memoria adiacenti al nosocomio gestito dall’Asst del Garda. «Fin dal suo trasferimento - ha spiegato il direttore generale dell’Asst del Garda Carmelo Scarcella - il Servizio è proseguito in una collocazione temporanea, non adeguata alle caratteristiche di un reparto di questo tipo. Adesso finalmente i pazienti possono essere accolti e curati in un’area dove è stata posta grande attenzione alla loro qualità di vita, all’incolumità e alla privacy». Il nuovo reparto è stato allestito all’interno dell’ex ortopedia, al primo piano dell’ala vecchia e vicino al pronto soccorso: per completare la ristrutturazione sono serviti poco meno di 400mila euro, finanziati in parte direttamente dall’Asst (circa 100mila) e in parte dalla Regione (altri 260mila). Il servizio psichiatrico si sviluppa ora in un’area da 860 metri quadrati, con 15 posti letto suddivisi in otto stanze di degenze (da uno a tre posti letto). NEL REPARTO ci lavorano 4 medici, 12 infermieri e 6 operatori socio-sanitario: negli ultimi cinque anni si è sempre superata la soglia dei 400 ricoveri. «Anche se ci siamo trasferiti da poche settimane - ha aggiunto Gianluigi Nobili, direttore dello Spdc gavardese - il clima che si respira è già diverso, a vantaggio sia dei pazienti che degli operatori. Da sempre questo reparto è un gioiello, indispensabile e necessario, al servizio di tutti coloro che hanno fiducia e speranza nella guarigione: ad oggi copriamo un bacino di 49 Comuni di Garda e Valsabbia, per circa 200mila abitanti, e oltre ai ricoveri annuali contiamo quasi 4mila pazienti in carico». Immancabile la presenza delle autorità: ieri mattina c’erano i sindaci da Gavardo a Salò, Paitone, Villanuova e altri ancora, consiglieri e assessori regionali tra cui Giulio Gallera e Alessandro Mattinzoli, i rappresentanti delle forze dell’ordine «a cui - ha detto ancora Scarcella - va il nostro ringraziamento per la collaborazione stretta con i nostri operatori». «Una giornata importante - ha concluso Gallera, assessore regionale al Welfare - per quello che è davvero un presidio nodale, e un reparto che negli anni ha cambiato il suo approccio, dalla cura al prendersi cura, in un momento storico dove il disagio psichico è in crescita, sia per lo stress costante e continuo che per il venir meno delle reti sociali». •

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