In giapponese di dice sensei; in italiano maestro. Un maestro di disciplina, rispetto e agonismo che la Valsabbia ha appena con la morte di colui che partendo da Vobarno aveva portato il Giappone e il karate in Valsabbia fondando e dirigendo a lungo le scuole «Karate munen» a Vestone, Vobarno e Sabbio Chiese. Parliamo di Franco Antonini, cintura nera sesto dan, scomparso nella notte tra mercoledì e giovedì, che verrà salutato oggi alle 14,30 nella chiesa parrocchiale vobarnese. Nato nel 1937, a 32 anni aveva iniziato a praticare il karate diventando cintura nera primo dan nel ’73 e secondo nel ’77, ottenendo anche la qualifica di istruttore federale. NEL 1987 ha iniziato a praticare il goshin-do, e 5 anni dopo ha ottenuto il terzo dan diventando anche arbitro regionale. Infine, la qualifica del sesto è arrivata nel 2018. «Il grande merito di Franco - afferma l’ex allievo e sindaco di Sabbio Onorio Luscia, diventato anche lui istruttore grazie all’amico scomparso - è di aver portato e diffuso il Karate tradizionale in Valsabbia. Grazie ai suoi insegnamenti, nel tempo in tanti si sono innamorati di questa disciplina». Recentemente Antonini dirigeva la scuola di Vestone e collaborava col maestro e amico Dino Contarelli, ottavo dan, presidente dell’International karate teachers Academy. «Noi allievi - aggiunge Luscia - lo ricorderemo con affetto e commozione. Una persona generosa, onesta e disponibile. Per tanti anni ha insegnato ai bambini trasmettendo loro i più profondi valori del karate e per noi è stato un esempio. Lo ricorderemo in palestra, col Karategì. Ciao maestro Franco, riposa in pace». •