La Valsabbia ha detto addio al grande mago dei tartufi

di M.PAS.
Vitale Dusi
Vitale Dusi
Vitale Dusi
Vitale Dusi

Abitava a Roè Volciano, ma la tristezza per la morte di Vitale Dusi pesa sul cuore di tante persone in tutta la Valsabbia per il contributo che lo scomparso aveva dato a un mondo affascinante come quello dei tartufai. Consigliere dell’Associazione tartufai e tartuficoltori bresciani di cui è presidente Virgilio Vezzola, Dusi se n’è andato nei giorni scorsi a 90 anni, ed era stato il primo, spiegano gli esperti bresciani del settore, «a sperimentare nuovi metodi di coltivazione di questo fungo ipogeo». Non solo: il suo contributo principale era stato quello di sperimentare la produzione delle specie trovate sul territorio della Valsabbia. Nel 1998 iniziò questa attività su un proprio terreno nel Comune di Roè Volciano e, primo caso al mondo con un esito positivo, riuscì a far crescere una varietà rarissima, il Tuber macrosporum. Per questo il suo impianto, tecnicamente si chiama micorrizazione, venne anche visitato dai ricercatori dell’Università di Perugia e dai colleghi dello SzentIstvánUniversity di Budapest. Animato da un grande entusiasmo, con l’aiuto del presidente dei tartufai bresciani Dusi aveva finito per far crescere nel suo terreno ben 5 specie diverse, portandole tutte a produzione. Sperimentazioni riuscite che avevano dato vita a pubblicazioni scientifiche e a relazioni a congressi nazionali e internazionali. Ma Roè Volciano si ricorderà di lui anche per le ricerche sul paese diventate pubblicazioni: la più importante è «Roè Volciano nella storia». •

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