Negozi di vicinato, la Valsabbia è più forte

di Massimo Pasinetti
Negozi di vicinato: in Valsabbia la moria è più contenuta rispetto al resto del territorio provinciale
Negozi di vicinato: in Valsabbia la moria è più contenuta rispetto al resto del territorio provinciale
Negozi di vicinato: in Valsabbia la moria è più contenuta rispetto al resto del territorio provinciale
Negozi di vicinato: in Valsabbia la moria è più contenuta rispetto al resto del territorio provinciale

Si parla da molti anni ormai della crisi apparentemente senza ritorno dei negozi di vicinato; non solo delle botteghe di paese che vendevano di tutto, ma di un intero e storico comparto commerciale. La situazione in Valsabbia? Anche qui la flessione c’è stata, ma con specifiche meno drammatiche rispetto ad altre realtà territoriali. Basta considerare il dato relativo all’intero territorio bresciano, dove in 10 anni i 16.640 negozi del 2009 sono diventati 14.114. In un decennio si sono persi per strada 2.536 esercizi, con un calo pari al 15%, mentre in città la regressione è stata addirittura del 33%, con una vetrina su 3 oggi spenta rispetto a 10 anni fa. In Valsabbia non c’è di sicuro di che essere eccessivamente soddisfatti, ma sicuramente la situazione è migliore rispetto al resto della provincia: qui nel 2009 i negozi aperti e funzionanti erano 756, mentre oggi sono 704 con un calo di 52 unità, pari al 7%, la metà rispetto alla media provinciale. Se è vero che sui 25 Comuni valsabbini quelli col segno meno sono 13, mentre 5 hanno tenuto, quelli che hanno registrato crescite, ovvero nuove aperture, sono stati solo 6, con realtà come Odolo che hanno perso il 40% dei punti vendita (da 21 a 14), o Agnosine (-23,5%), o Serle, Vestone e Vobarno che hanno avuto cali tra il 18 e il 14%. Soffre molto anche Provaglio Valsabbia, che oggi conta una sola realtà attiva delle 5 aperte 10 anni fa. SUL FRONTE opposto, l’incremento commerciale maggiore lo si è avuto a Idro, con un +22% (da 32 esercizi a 39), ma è andato bene anche Vallio, che ha visto i 3 negozi di ieri diventare i 6 di oggi; e regala un segno più anche Roè Volciano. In 12 centri urbani nulla è cambiato o quasi: tenuta o crescita o perdita di una sola unità. Cosa sta, almeno per ora, salvando la Valsabbia? Molto dipende dal tessuto sociale: il negozio di vicinato è visto come un luogo in cui fare la spesa ma anche per incontrare, chiacchierare, salutarsi. Se in città o nei grandi paesi spesso si è solo un numero, nelle piccole realtà si è ancora «persona». Ecco perché abbandonare il piccolo negozio sotto casa per il supermercato paga poco. •

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