Negozi e locali pubblici: aprire in centro conviene

di Alessandro Gatta
Gavardo  Una inquadratura del centro. Aprire un’attività qui ora è vantaggioso Il Comune ha previsto agevolazioni importanti per rivitalizzare i nuclei antichi anche col commercio
Gavardo Una inquadratura del centro. Aprire un’attività qui ora è vantaggioso Il Comune ha previsto agevolazioni importanti per rivitalizzare i nuclei antichi anche col commercio
Gavardo  Una inquadratura del centro. Aprire un’attività qui ora è vantaggioso Il Comune ha previsto agevolazioni importanti per rivitalizzare i nuclei antichi anche col commercio
Gavardo Una inquadratura del centro. Aprire un’attività qui ora è vantaggioso Il Comune ha previsto agevolazioni importanti per rivitalizzare i nuclei antichi anche col commercio

Niente tassa dei rifiuti, niente Imu e niente Cosap (l’imposta sulla pubblicità) per i prossimi due anni: insomma, un bel risparmio. È l’incentivo che la giunta comunale di Gavardo propone a tutte le nuove attività che apriranno (o che hanno aperto dal primo gennaio scorso) nei centri storici del capoluogo e delle frazioni. Per ottenere le agevolazioni basterà presentare istanza all’ufficio Protocollo entro 6 mesi dall’effettiva apertura. Ma con precisi requisiti: al di là della (ovvia) regolarità tributaria e contributiva, le nuove botteghe dovranno essere esercizi e negozi di vicinato, bar, servizi artigianali di vendita (panifici, pizzerie al taglio), servizi alla persona (parrucchieri, estetisti) e dovranno essere localizzate nei «nuclei di antica formazione». Quindi non solo piazze e dintorni di Gavardo e frazioni (Limone, Sopraponte, Soprazocco) ma anche in località e quartieri come Benecco, Fostaga, Soseto, Casalicolo, Quarena, San Giacomo, Corti, San Biagio, Bariaga, Piazze, Borzina, Quanello, Marzatica, Rampeniga, Gazzolo e Bussaga (per gli interessati le planimetrie sono disponibili in municipio e sul sito del Comune). Se i requisiti ci saranno, dopo la domanda scatteranno subito l’esenzione dalla Tari (il servizio rifiuti), dal Canone unico patrimoniale (Cosap, pubblicità e affissioni) e dall’Imu, in questo caso a condizione che il richiedente sia al contempo il gestore dell’attività. «Le agevolazioni - spiega l’assessore alle Attività produttive Fabrizio Ghidinelli valgono sia per le attività davvero nuove, sia per quelle già esistenti ma in altri Comuni, e che si trasferiranno a Gavardo. L’obiettivo è rivitalizzare e riqualificare i centri storici. Crediamo sia un bel segnale per una questione che di fatto va al di là dell’emergenza Covid. Il rilancio dei centri storici, anche nella loro vocazione commerciale, è uno dei nostri obiettivi principali». Complice il perdurare dell’emergenza sanitaria, a oggi sarebbero poche le nuove aperture nelle zone interessate all’agevolazione, «ma speriamo di vederne altre - continua Ghidinelli - mentre per chi c’è già e resiste prevediamo ulteriori interventi a sostegno delle attività produttive, che saranno programmati in sede di approvazione del bilancio». Sul fronte degli esercizi di vicinato, nei primi mesi della pandemia potrebbero aver chiuso 14 insegne: i dati della Regione, aggiornati al 30 giugno scorso, confermano 151 botteghe (sulle 165 del 2019) di cui 118 non alimentari (erano 124), 14 alimentari (erano 22) e 19 con merceologia mista (invariate).•.

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