Negozi storici e mercato, scattano gli aiuti

di Alessandro Gatta
Interventi diretti del Comune di Gavardo per sostenere i negozi di vicinato del centro
Interventi diretti del Comune di Gavardo per sostenere i negozi di vicinato del centro
Interventi diretti del Comune di Gavardo per sostenere i negozi di vicinato del centro
Interventi diretti del Comune di Gavardo per sostenere i negozi di vicinato del centro

Un finanziamento a fondo perduto (con un plafond da 25mila euro) per tutte le attività del centro storico aperte da almeno 5 anni, l’esenzione dal pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico per i mercatali del mercoledì e del venerdì e la riduzione dell’imposta sulla pubblicità: sono gli ultimi provvedimenti anti crisi decisi dalla giunta di Gavardo; scelte che portano a quasi mezzo milione gli interventi complessivi a sostegno del commercio e delle attività ai tempi dell’emergenza Covid (finanziati sia con fondi propri, sia con i contributi dello Stato). Gli ultimi dati disponibili (aggiornati alla fine dello scorso anno) raccontano di 1.070 imprese operative sul territorio comunale, circa un terzo di tutte quelle della Valsabbia, con un totale di 3.384 addetti: la rete commerciale conta 165 esercizi di vicinato (con una superficie di vendita fino a 250 metri quadri) di cui 124 non alimentari, 22 alimentari e 19 misti. Le medie strutture di vendita (fino a 2.500 mq) sono invece 18, in gran parte supermercati, e solo una è una grande struttura (il centro commerciale La Porta del Garda). Il bando da 25mila euro per il centro storico si rivolge, ovviamente, agli esercizi di vicinato: probabilmente entro un mese tutte le attività aperte da almeno un quinquennio potranno fare domanda. Le indicazioni per ottenere i fondi saranno pubblicate anche sul sito web del Comune, da cui sarà possibile scaricare il modulo per la richiesta. Le altre misure approvate valgono in tutto circa 80mila euro di minori entrate: 40mila per l’esenzione per i banchi del mercato e altrettanti per la riduzione dell’imposta sulla pubblicità. In questo caso, lo sconto sarà applicato direttamente sull’ultima rata della Tari (posticipata a fine anno), e per alcuni significherà ottenere un rimborso. NELLE diverse variazioni di bilancio del 2020 (in tutto, causa Covid, sono già 6) sono stati previsti anche 120mila euro per lo sconto del 25% sulla parte variabile della Tari (90mila già utilizzati), altri 60mila per scontare i conguagli sulla stessa tariffa, 90mila per la distribuzione di buoni spesa utilizzabili nei negozi locali, 60mila (diventeranno 240mila in 4 anni) per il blocco dell’aumento dello 0,5 per mille sull’Imu. Poi i quasi 30mila euro per il Natale, pandemia permettendo. Stop anche ai parcheggi a pagamento e alla tassa di occupazione di suolo pubblico per i plateatici. Progetti per il 2021? «Stiamo lavorando - spiega l’assessore Fabrizio Ghidinelli - a un progetto per incentivare le nuove aperture in centro, con la riduzione o l’azzeramento di tutte le imposte comunali». •

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