Nel nome di Roberto un segnale di speranza ai ragazzi dell’oratorio

Roberto Taroli:  aveva solo 21 anni quando perse la vita in un tragico e assurdo incidente a Binzago
Roberto Taroli: aveva solo 21 anni quando perse la vita in un tragico e assurdo incidente a Binzago
Roberto Taroli:  aveva solo 21 anni quando perse la vita in un tragico e assurdo incidente a Binzago
Roberto Taroli: aveva solo 21 anni quando perse la vita in un tragico e assurdo incidente a Binzago

A un anno e poco più dalla sua scomparsa, una dedica davvero molto speciale: ultimati i lavori di ristrutturazione, domenica sera sarà intitolato a Roberto Taroli il nuovo campo in sintetico dell’oratorio di San Zenone a Prevalle. Il giovane, ricordiamo, perse la vita nel giugno del 2020 in circostanze tragiche: sotto gli occhi attoniti della fidanzata venne travolto dalla sua stessa auto, a Binzago di Agnosine, mentre cercava di liberarla dal pantano in cui si era incastrata. Roberto aveva solo 21 anni e tutta la vita davanti: era cresciuto nella parrocchia di San Michele, ma era un frequentatore e un animatore del Grest di San Zenone. Da qui la decisione di dedicargli il campo appena riqualificato, lo stesso dove anche lui aveva passato tante giornate. Si tratta di un campo da calcio a cinque, storico a dir poco: venne realizzato ancora negli anni Settanta insieme al nuovo oratorio. Negli anni è stato sistemato più volte, ma aveva bisogno di un trattamento definitivo: in queste settimane si sono conclusi i lavori per il nuovo manto in erba sintetica. Tutto pronto per domenica: alle 19.30 taglio del nastro e concerto della banda, a seguire una serie di partitelle amichevoli per le varie categorie che anticiperanno un torneo più ampio (per bambini, ragazzi e adulti) che invece partirà da lunedì. «Il campo era in sabbia, e andava rinnovato - spiega il parroco don Fabrizio Gobbi -. Abbiamo ottenuto un finanziamento, approfittando del fatto che già saremmo dovuti intervenire per sistemare il tetto. Abbiamo voluto dare un segno di ripartenza post-pandemia: i nostri ragazzi ne hanno bisogno in questo momento». Magari anche con il contributo del Comune, che parteciperà ufficialmente alla cerimonia. Comunque vada sarà una festa, ma con la malinconia nel cuore, ricordando Roberto: «Era benvoluto e conosciuto da tutti», ricordail parroco. E gli fa eco il sindaco Damiano Giustacchini: “Lo conoscevo bene, abitava a pochi passi dal mio ufficio. Era il più bravo dei bravi ragazzi: e non lo dico per dire, lui lo era davvero». Un anno dopo la tragedia, la comunità abbraccia così, ancora una volta, i genitori Rosa e Giuseppe. •.

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