Nell’estate di Prandaglio c’è un santuario ritrovato

di M.PAS.

C’è stato un grande ritorno religioso ma anche semplicemente affettivo in questi giorni d’agosto a Villanuova. Il santuario della Madonna della Neve di Prandaglio è tornato a ospitare la celebrazione della messa; su richiesta di tanti fedeli ma anche di chi, residente in questo territorio, riconosce il significato non solo religioso del piccolo tempio del Quattrocento costruito sulla sommità del monte Renico. Si tratta della chiesa più antica di Villanuova che sorge lungo quello che era un importante sentiero e che era stata pesantemente danneggiata dal terremoto gardesano e valsabbino del 24 novembre 2004. Dopo 7 anni il tempietto, costruito sopra le rovine di una più antica fortezza che era lì a difesa della Valsabbia, è tornata nuovamente agibile; merito di una lunga e costosa riparazione. COME detto sono tornate le messe, celebrate dopo tanto tempo nelle giornate del 2 e del 5 agosto, mentre le ragioni della sicurezza sanitaria e le norme sul distanziamento hanno privato i fedeli della processione che si teneva, con meta la chiesetta, nella giornata del 10. Ci si rivedrà nel 2021.

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