«No al trasloco: salviamo la nostra biblioteca»

di Massimo Pasinetti
Sul progetto di trasloco della biblioteca interviene anche la minoranza che si schiera dalla parte del «no»Il piazzale della biblioteca in un ex area industrialeL’ingresso alla biblioteca ricavata nell’ex Falck
Sul progetto di trasloco della biblioteca interviene anche la minoranza che si schiera dalla parte del «no»Il piazzale della biblioteca in un ex area industrialeL’ingresso alla biblioteca ricavata nell’ex Falck
Sul progetto di trasloco della biblioteca interviene anche la minoranza che si schiera dalla parte del «no»Il piazzale della biblioteca in un ex area industrialeL’ingresso alla biblioteca ricavata nell’ex Falck
Sul progetto di trasloco della biblioteca interviene anche la minoranza che si schiera dalla parte del «no»Il piazzale della biblioteca in un ex area industrialeL’ingresso alla biblioteca ricavata nell’ex Falck

L’occasione era quella, istituzionale, degli auguri di Natale e di felice anno nuovo alla cittadinanza. Ma la lista di opposizione «Insieme per Vobarno» ha deciso di approfittarne per lanciare un appello: «Salviamo la biblioteca!». Lo ha fatto distribuendo un volantino che è arrivato nelle case nei giorni scorsi e prendendo ufficialmente posizione su un tema, quello del ventilato trasloco della biblioteca dall’attuale sede all’ex municipio, che è sempre più sotto i riflettori. «LA GIUNTA - si legge nel volantino - ha incaricato un professionista per uno studio di fattibilità sull’ipotesi di spostare gli arredi della biblioteca in altro stabile - dalle punterie della ex Falck all’ex palazzo comunale appena restaurato, in centro - Ricordiamo che la nostra biblioteca, tra le più prestigiose in Lombardia perché allestita in un sito di archeologia industriale, testimonia l’antica vocazione del territorio: fondere cultura del lavoro e cultura generale. Per l’appunto le nostre radici, da trasmettere alle generazioni future. Il trasloco sarebbe uno sfregio alla comunità. E con lo svuotamento dell’ex punteria si creerebbe un altro area a rischio degrado». Per questo «Insieme per Vobarno» dice no allo studio di fattibilità e al trasloco. «La biblioteca deve restare dov’è perché è spaziosa e funzionale alle tante attività didattiche. E contiene una bella sala conferenze». Servono però opere di manutenzione, punto sul quale sembrano essere tutti d’accordo. «Si proceda con quelle. Ma nessun sindaco deve arrogarsi il diritto a un simile passo senza interpellare i cittadini con un referendum o parlandone nella vicina campagna elettorale». I SOSTENITORI del sì al trasloco dicono che biblioteca è un lusso perché costa troppo. «Vediamo che vuol dire trasferirla: nel palazzo comunale ci sono molti meno metri disponibili - replicano dalla minoranza - e per di più su quattro livelli. E la portata delle solette, pur se rinforzate di recente? Il peso di libri e scaffalature è notevole. Le attrezzature sono adattabili o bisogna comprarne di nuove? Qual è lo stato di impiantistica, telefonia, informatica e multimediale? Ci saranno i risparmi sulle spese generali? E quali saranno i costi del trasloco? Come potrà svilupparsi la rete di servizi che la biblioteca offre oggi se si restringono gli spazi? Ed è illusorio pensare che basti una sola persona a reggere tutta l’attività. A meno di limitarne l’utilizzo al prestito di libri, annullando ogni altra iniziativa per giovani, scuola e comunità». In conclusione: «Se negli anni più duri della crisi è stata conservata questa bella realtà, non va smantellarla oggi». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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