Nuovo scuolabus, un assegno prezioso

di P.BAL.
La firma del maxi assegno destinato al Comune di Mura
La firma del maxi assegno destinato al Comune di Mura
La firma del maxi assegno destinato al Comune di Mura
La firma del maxi assegno destinato al Comune di Mura

Dall’alto di Mura il panorama è splendido, ma la vita quotidiana può non essere così brillante. Il problema è rappresentato proprio dalla conformazione montana del territorio, e naturalmente delle ridotte dimensioni e, in proporzione, dalle risorse del Comune. Da queste parti anche solo il ricambio necessario delle attrezzature pubbliche diventa complesso, e fortunatamente, un obiettivo importante dell’ente locale potrà essere centrato grazie a un contributo esterno. In sintesi, il municipio deve acquistare un nuovo scuolabus per rimpiazzare quello esistente, essenziale per raccogliere i bambini sparsi per le frazioni ma ormai troppo vecchio, con 20 anni di servizio sulle ruote. L’operazione richiede circa 70 mila euro di investimento, e 25 mila arriveranno grazie al contributo deciso dalla Banca Valsabbina. La notizia è stata ufficializzata ieri a Brescia, nella direzione centrale dell’istituto di credito, la cui storia è iniziata appunto in Valsabbia nel 1898, dal direttore Tonino Fornari e dalla sindaca di Mura, Nicola Angiola Flocchini, e a sottolineare la donazione è stata la firma simbolica di un gigantesco assegno riproduzione di quello vero. IL REGALO arriva a parziale compensazione della chiusura proprio della filiale della Valsabbina presente da molti anni in paese: l’unico sportello bancario murense funziona ancora per il servizio di Tesoreria del Comune e attraverso il bancomat. «Avevamo pensato di finanziare un servizio di trasporto per gli anziani verso la filiale più vicina, a Casto - ha spiegato Fornari -; poi il Comune ci ha sottoposto questo progetto e quindi abbiamo indirizzato il contributo in questa direzione». Per vedere in movimento sulle strade il nuovo scuolabus, che naturalmente riporterà anche la «griffe» della Valsabbina, bisognerà aspettare il mese di febbraio: per completare l’acquisto del mezzo da 28 posti, l’ente locale dovrà forse anche accendere un mutuo. •

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