Organici ridotti e servizi pure L’ospedale di Gavardo soffre

di Alessandro Gatta
Critiche e repliche attorno alla situazione operativa e occupazionale dell’ospedale di Gavardo
Critiche e repliche attorno alla situazione operativa e occupazionale dell’ospedale di Gavardo
Critiche e repliche attorno alla situazione operativa e occupazionale dell’ospedale di Gavardo
Critiche e repliche attorno alla situazione operativa e occupazionale dell’ospedale di Gavardo

Viene segnalata una situazione da «allerta arancione», sul fronte occupazionale e dei servizi, nell’ospedale di Gavardo, storico presidio del territorio (di competenza dell’Asst del Garda) con circa 500 dipendenti. «Assistiamo qui alla situazione più critica dei 3 ospedali dell’Asst (gli altri sono Desenzano e Manerbio, ndr), perché notiamo i maggiori segni di sofferenza. I lavoratori sono preoccupati perché non sono chiari gli obiettivi dell’Asst: si investe negli altri presidi, si potenziano gli ambiti territoriali come Prevalle, ma a Gavardo manca una visione». Il quadro lo ha disegnato Nadia Lazzaroni della Cgil, che insieme a Cisl, Uil, Nursind, Nursing Up e altre sigle sindacali è in prima linea nella mobilitazione che da mesi interessa l’ambito dell’Asst Garda. Diverse le criticità rilevate anche a Gavardo e segnalate dai sindacati: le sale operatorie di Chirurgia e Ortopedia che svolgono solo «attività residuale» rispetto a Desenzano e Manerbio; la «situazione difficile» della Radiologia dove mancherebbero tecnici per poter lavorare a pieno ritmo; la Terapia intensiva che oggi ha 6 posti letto e 13 infermieri ma alcuni ancora in affiancamento; i medici per l’Endoscopia, per la quale è stato lanciato un concorso ma non è certo che chi verrà assunto lo sarà a Gavardo. «In due anni chirurghi, ortopedici e radiologi si sono dimezzati, ci sono stati problemi anche nel laboratorio analisi e perfino tra i centralinisti - continua Lazzaroni -. Così facendo, l’ospedale di Gavardo rischia di non essere appetibile per gli utenti, che piuttosto di essere curati o ricoverati a Desenzano si spostano a Brescia o dai privati, e per i lavoratori in cerca di un’occupazione stabile che temono trasferimenti a Desenzano o Manerbio. Confidiamo in un pieno rilancio del presidio, per dare una risposta pubblica ai bisogni del territorio e offrire ai lavoratori una prospettiva credibile». È proprio da Gavardo, lo ricordiamo, che nella primavera scorsa era partita la mobilitazione collettiva per le difficoltà del personale. È inevitabile che se ne parli in paese, e la solidarietà ai lavoratori arriva dal circolo locale di Fratelli d’Italia, che propone un incontro pubblico sul tema: «Condizioni di lavoro difficili e con turni massacranti sono all’ordine del giorno e per questo esprimiamo vicinanza - commenta il segretario Alfonso Scelzo -. In altri tempi anche l’amministrazione comunale avrebbe indetto un’assemblea, un dibattito, con un consiglio comunale straordinario, ma oggi sindaco e giunta sono impegnati a fare altro». Ma ci sono anche le rassicurazioni dell’Asst: «Sono stati realizzati 2 nuovi posti letto di Terapia intensiva e assunti 5 anestesisti, è stato ristrutturato il reparto di Medicina ed è in realizzazione la nuova Emodinamica - dichiara il direttore generale Mario Alparone -. Si è appena concluso il concorso di Ortopedia per la carenza di organico, e nei prossimi mesi attiveremo il concorso per i primariati di Radiologia e Ortopedia». E sull’intera Asst del Garda aggiunge che «c’è un lavoro importante per rilanciare i presidi, incluso Gavardo. Abbiamo disposto l’assunzione di 99 infermieri a copertura del turnover dell’anno anticipando le uscite dei prossimi 6 mesi: questa iniezione di risorse si aggiunge a quelle effettuate sia per la dirigenza medica, sia per il comparto, più di 90 procedure per l’assunzione di 500 persone, di cui 240 a tempo indeterminato, e la copertura di 7 primariati. Abbiamo 160 risorse sanitarie in più rispetto al 2019 e oltre 70 posti letto aggiuntivi rispetto al 2021».•.

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