Paesi accoglienti, un sogno per Prandaglio

di Alessandro Gatta
Il terreno agricolo di Prandaglio a disposizione del «Borgo Raccolto»Lo stabile da ristrutturare
Il terreno agricolo di Prandaglio a disposizione del «Borgo Raccolto»Lo stabile da ristrutturare
Il terreno agricolo di Prandaglio a disposizione del «Borgo Raccolto»Lo stabile da ristrutturare
Il terreno agricolo di Prandaglio a disposizione del «Borgo Raccolto»Lo stabile da ristrutturare

Lo hanno battezzato il «Borgo Raccolto» per la sua doppia valenza: quella di raccogliere e accogliere ragazzi con disabilità e difficoltà relazionali che qui possano costruirsi una nuova vita, tra agricoltura collettiva e accoglienza diffusa, in stretta collaborazione con i residenti e col supporto di educatori e volontari. SI TRATTA del progetto a cui ormai da 4 anni stanno lavorando i Lions Valsabbia, e che potrebbe vedere la luce nei prossimi mesi grazie al coinvolgimento dell’associazione Agriofficina di Gavardo e della cooperativa La Nuvola nel Sacco. Il Borgo Raccolto prenderà forma (e vita) a Prandaglio, piccola frazione di Villanuova in cui il club ha già acquisito un terreno coltivabile di 1.400 metri quadrati e un rustico (da ristrutturare) di circa 70 metri quadri. Sul terreno agricolo, come da progetto, i ragazzi in difficoltà si dedicheranno alla coltivazione di erbe aromatiche e alla loro trasformazione, che potrà generare introiti per l’autosostentamento. Poi si aggiungeranno un apiario con 5 arnie (in collaborazione con un apicoltore) e un pollaio domestico per galline ovaiole. Il rustico farà da appoggio alla struttura: un alloggio al seminterrato con angolo cottura e sala comune, e due alloggi (uno al piano terra, senza barriere architettoniche, e uno al primo) per l’accoglienza turistica. Il preventivo? A oggi è di circa 200mila euro: ai lavori edili seguiranno infatti i supporti di risorse qualificate, dall’apicoltore all’agronomo; poi educatori e psicologi, esperti di turismo e di comunicazione. Ma serviranno anche tanti volontari. «Borgo Raccolto è un progetto che nasce dal cuore di alcuni genitori e amici di ragazzi con disabilità o diversi, come qualcuno li definisce - spiega Alessandro Fondrieschi, presidente dei Lions Zona 41 Garda Nord (che comprende anche i club di Valsabbia, Garda occidentale, Desenzano e Valtenesi) -. Per noi sono semplicemente Vittoria, Nicolò, Francesca. Tutti ragazzi speciali ai quali vogliamo offrire la possibilità di mettersi alla prova in attività legate all’agricoltura e all’accoglienza in un contesto sociale ospitale e inclusivo. Per questo abbiamo scelto Prandaglio, un piccolo borgo montano che ancora offre la possibilità di investire sulle relazioni di comunità». Oltre ai terreni già acquisiti, continua Fondrieschi, «vogliamo acquistare un altro immobile per il Dopo di noi; una residenza in cui i nostri ragazzi possano provare a vivere staccandosi pian piano dalle famiglie, che purtroppo non dureranno in eterno». Intanto alcuni residenti sarebbero disposti a mettere a disposizione gratis anche altri terreni. •

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