Paitone è in lacrime per il suo «nonno eroe»

di A.GATT.
Il luogo del tragico incidente
Il luogo del tragico incidente
Il luogo del tragico incidente
Il luogo del tragico incidente

Tutti a Paitone ne parlano come di un eroe, anche se inconsapevole: Silvano Bologna, di fatto, è come se si fosse immolato, sacrificando la sua vita per salvare quella del nipotino di 11 anni, che in quel momento stava pedalando pochi metri avanti a lui. La salma è già arrivata a Gavardo, alla Domus Aurora, dove è aperta la camera ardente. Oggi, alle 16,30, è in programma la veglia, i funerali saranno celebrati domani alle 15 nella chiesa di Santa Giulia nel paese dove la vittima abitava con la moglie Elide Massardi. Ieri mattina è arrivato il nulla osta della magistratura: il corpo di Bologna era all’obitorio del Civile in attesa degli ultimi accertamenti medico-legali, che hanno confermato (senza autopsia) la morte dovuta al trauma cranico conseguenza dell’incidente di mercoledì pomeriggio a Nuvolento. Erano da poco passate le 15, sulla Provinciale 41 per Serle, nei pressi di via della Sorgente, quando Bologna, in sella alla bicicletta, è stato centrato in pieno da un’auto, che l’ha sbalzato prima sul parabrezza per poi scaraventarlo oltre il guard-rail. Davanti a lui, a pochi metri, il nipotino: sotto shock, ma per fortuna illeso. Nessun problema neppure per la donna al volante dell’auto, una 70enne di Prevalle, ora indagata per omicidio stradale: un atto dovuto. La vettura è stata sequestrata dalla Polstrada di Salò, intervenuta per i rilievi: a nulla sono serviti, purtroppo, i disperati tentativi di rianimare Bologna compiuti dai soccorritori dell’automedica di Gavardo e dai volontari del Van di Nuvolento. Ha provato a salvarlo, senza successo, anche un’infermiera che transitava in zona. LA NOTIZIA della tragedia si è diffusa rapidamente a Paitone. Bologna abitava in via Traversa Gere, in pieno centro, con la moglie Elide: da qualche tempo si godeva la meritata pensione, dopo una vita da falegname. Per anni ha lavorato in un’azienda di Villanuova, come dipendente, e per altre imprese che spesso l’hanno portato in «trasferta» anche a Paitone. Terminato il lavoro si dedicava comunque a qualche lavoretto e non diceva mai di «no» a chi gli chiedeva una mano. La famiglia ha ricevuto la visita di don Santo Pontigia, il parroco del paese, che lo ricorda come un uomo tranquillo e sempre corretto. Anche l’Amministrazione comunale si unisce al cordoglio della famiglia. Lo piangono, oltre alla moglie, i figli Mirko con Valentina, Alex con Patrizia, Elisabetta con Luca, i nipotini, la sorella Ornella. Dopo il funerale, Silvano Bologna sarà seppellito al cimitero di Villanuova, dove da oltre un decennio già riposa il fratello. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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