Parco inclusivo dedicato a Giovanni Paolo II

Il parco di Nuvolento
Il parco di Nuvolento
Il parco di Nuvolento
Il parco di Nuvolento

Inaugurazione alle 10,45 a Nuvolento del un nuovo parco che sarà intitolato a san Giovanni Paolo II. La particolarità di questo parco una volta rinnovato è l’inclusività perchè aperto anche alle persone con disabilità. «Ogni anno del nostro mandato - afferma il primo cittadino Giovanni Santini - abbiamo deciso di riqualificare uno dei parchi o giardini pubblici presenti sul nostro piccolo ma verde territorio; quest’anno è stata la volta dell’area tra le vie Paolo VI e Giovanni Paolo I, che grazie a un contributo regionale di 35.000 euro di cui debbo ringraziare il consigliere regionale Claudia Carzeri, ora verrà finalmente inaugurato, con una spesa per le casse comunali di soli 5.000 euro». Il costo complessivo dell’opera infatti è stato di euro 40 mila: il giardino pubblico è inclusivo in quanto dotato, come si diceva, di una serie di strutture ludiche adatte a disabili fisici e sensoriali, come ad esempio giochi cui si può accedere seduti su una sedia a rotelle, o l’altalena con uno speciale sistema ergonomico di contenimento su cui può essere spinto anche un bimbo parzialmente o totalmente disabile, o ancora dei canestri specificamente pensati per facilitare chi non ha l’uso delle gambe. All’inaugurazione della nuova struttura pubblica parteciperanno, oltre alle autorità comunali e ad alcune classi delle scuole medie locali, anche alcune personalità sensibili al tema della disabilità, quali Alberto Ghisoni de «Il carrozzone degli artisti» compagnia di spettacolo che già si è esibita più volte a Nuvolento, la cooperativa “La Rondine” guidata dalla presidente Maria Orsola Franzoni, attiva nel paese marmifero con vari progetti di inclusione, e alcuni componenti del Centro Bresciano Down, da sempre attento a tutte le realtà e iniziative volte all’inserimento di fanciulli e ragazzi meno fortunati, il tutto in collaborazione con la Caritas diocesana rappresentata all’inaugurazione da don Maurizio Rinaldi. C.Ca.

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