Picchia l’anziana madre: allontanato da casa

di Claudio Cazzago
L’ordine di allontanamento è stato notificato dai carabinieri
L’ordine di allontanamento è stato notificato dai carabinieri
L’ordine di allontanamento è stato notificato dai carabinieri
L’ordine di allontanamento è stato notificato dai carabinieri

Ripetute e costanti violenze nei confronti dell’anziana madre invalida: i carabinieri della stazione di Nuvolento guidati dal maresciallo Nicolais Napolitano hanno notificato ieri mattina al 53enne P.U. di Prevalle un decreto emesso dall’autorità giudiziaria di allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla madre. La vittima è una 87enne che dopo anni di vessazioni ha trovato la forza per denunciare il figlio trovando così un po’ di pace. I MILITARI sono riusciti a ricostruire le condotte di sopraffazione fisica e psicologica ripetute nel tempo segnate da quotidiane e pressanti richieste di denaro e continue minacce, insulti e percosse. L’ultima violenza, appena venti giorni fa, il 1°settembre a casa della madre. Il figlio le ha causato lesioni guaribili in 15 giorni, colpendola con un violento schiaffo al volto; tra l’altro la donna già sofferente oltre che per l’età avanzata è anche invalida. Gli episodi di violenza sono stati ripetuti, di cui almeno tre messi nero su bianco dalla madre attraverso segnalazioni che sono state seguite dalle forze dell’ordine con maggiore attenzione in virtù del fatto che appartengono a quel tipo di reati particolarmente frequenti come le violenze domestiche o maltrattamenti in famiglia. A metà giugno dell’anno scorso una delle prime aggressioni aveva scosso il paese: P.U. aveva preso i soldi alla vecchia madre spingendola a terra nel gesto di arraffarli. A settembre era giunta un’altra segnalazione di violenza, in quel caso condita da minacce di morte. Alle frequenti liti aveva talvolta assistito anche l’altra figlia facendo emergere un quadro di disagio dovuto all’abuso di bevande alcoliche. IL 53ENNE era rimasto disoccupato dopo aver perso un buon lavoro di rappresentante in una nota azienda di vendita di bibite; e aveva anche terminato in modo burrascoso la relazione con la compagna. Da qui l’inizio di una deriva segnata dall’alcool. I soldi non bastavano più e nemmeno i circa 500 euro percepiti sotto forma di reddito di cittadinanza erano sufficienti a placare la sua sete di alcool. Avvicinato anche dai servizi sociali di Prevalle, il 53enne ha sempre rifiutato ogni aiuto che poteva venirgli dal servizio comunale, sia in termini di sostegno per trovarsi un nuovo lavoro sia rispetto al percorso da intraprendere per disintossicarsi. Così dopo l’ultima violenza sulla madre, si è giunti alla notifica del decreto di allontanamento su cui ora vigilano i carabinieri: qualora dovesse essere infatti sorpreso a infrangere la diffida si aprirebbero le porte del carcere. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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