Polizia locale, in un anno tolti 4.800 punti patente

di M.PAS.
Sedici i comuni dell’Aggregazione
Sedici i comuni dell’Aggregazione
Sedici i comuni dell’Aggregazione
Sedici i comuni dell’Aggregazione

Il 2018 della Polizia locale della Valsabbia raccontato dai numeri. Sedici i comuni (per 29.000 abitanti equivalenti) che sono sotto la giurisdizione dei dieci agenti guidati dal comandante Fabio Vallini, con Rossano Cadenelli nelle vesti di responsabile a livello amministrativo e della contabilità indicato dalla Comunità Montana: Agnosine, Anfo, Barghe, Bione, Capovalle, Idro, Mura, Lavenone, Odolo, Pertiche Alta e Bassa, Preseglie, Roè Volciano, Treviso Bresciano, Vestone e Villanuova. IL BILANCIO. Per quel che riguarda il contrasto al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti, sono state 5 le persone arrestate, 31 quelle segnalate alla Prefettura. Gli agenti sono intervenuti su 89 incidenti stradali, mentre sono stati 70.000 i veicoli controllati, con 38 violazioni dei limiti di velocità rilevate con il telelaser che in 10 casi hanno portato al ritiro della patente; 95 i mezzi circolanti senza assicurazione, 798 quelli senza revisione, 72 i multati per avere usato il cellulare alla guida, 22 con patente scaduta e 3 senza averla mai presa; 366 i sorpassi vietati, in 263 senza cinture, in 7 in fuga dopo avere causato incidenti. 78 le auto non assicurate sequestrate, 94 le patenti ritirate per sorpassi pericolosi o eccesso di velocità. In tutto, 3.160 verbali elevati per un totale di 4.804 punti patente decurtati. CI SONO POI i 38 verbali emessi per abbandono di rifiuti all’esterno dai cassonetti e 2 per maltrattamento di animali. 1.004 gli accertamenti di residenza con sopralluogo e 4 i verbali per ubriachezza molesta, con controlli preventivi del territorio contro furti e rapine negli orari più a rischio. Prosegue il progetto «Il comandante informa», sul sito di ciascuno dei comuni aggregati. «Ottima la collaborazione con Polizia Stradale e carabinieri», commenta Vallini. L’Aggregazione ha in uso etilometro, pre-test, telelaser, lettori targhe e un defibrillatore. «L’educazione stradale ha coinvolto 11 scuole, e in 80 casi l’aiuto alle indagini è venuto dalle immagini dalle telecamere di sorveglianza». conclude Vallini.

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