«Quella strada
è nata vecchia».
Un atto di accusa per la 45Bis

di Alessandro Gatta
La scena dell’incidente stradale di martedì costato la vita ad un operaio di Sabbio Chiese
La scena dell’incidente stradale di martedì costato la vita ad un operaio di Sabbio Chiese
La scena dell’incidente stradale di martedì costato la vita ad un operaio di Sabbio Chiese
La scena dell’incidente stradale di martedì costato la vita ad un operaio di Sabbio Chiese

Il tragico incidente che martedì è costato la vita al valsabbino Flavio Bianchi riaccende i riflettori sui problemi irrisolti della tangenziale Ss45Bis, la strada di competenza di Anas che in Valsabbia - nel tratto compreso tra Prevalle, Gavardo e Villanuova - concentra il più alto numero di sinistri. Quello di Bianchi è il terzo incidente mortale in poco più di un anno: a fine di gennaio aveva perso la vita Annamaria Vertua, originaria di Brescia, mentre nella primavera del 2019 il triste destino era toccato a Serafino Bignotti, anche lui di Sabbio. NEL MEZZO una vasta gamma di incidenti comunque gravi: a Gavardo e un altro a Prevalle appena prima del lockdown, due a Prevalle e Roè in autunno, altri tre a Gavardo la scorsa estate, nel luglio di un anno fa addirittura una dozzina di feriti in uno schianto appena dopo Mazzano. Le piogge della settimana scorsa hanno poi riproposto, ancora una volta, il problema del sottopasso di Prevalle, nuovamente allagato: è qui che ha perso la vita Sara Comaglio, nel 2012 a soli 22 anni (e per cui, esattamente un anno fa, era stato assolto l’unico imputato). Il sindaco Damiano Giustacchini ha scritto proprio martedì alla Prefettura: «Avevamo avuto un incontro con Anas a febbraio - spiega - in cui ci era stato garantito che la situazione si sarebbe risolta. E invece ogni volta che c’è un temporale importante, il sottopasso si allaga. Almeno stavolta hanno funzionato i semafori, ma non ci possiamo accontentare di questo, il problema va superato una volta per tutte». Ma al di là del sottopasso, continua Giustacchini «per il tratto verso Gavardo l’unica cosa a cui posso pensare è di allargare la carreggiata e inserire uno spartitraffico». Certo ogni cantiere sulla 45bis sarebbe un problema (e il Garda in questo senso insegna): il traffico è sì più intenso d’estate, ma in realtà lo è tutto l’anno. Il sindaco di Gavardo Davide Comaglio ipotizza di organizzare, in tempi brevi, «un incontro con i colleghi di Prevalle e Villanuova per fare il punto della situazione, e provare a individuare una soluzione». E proprio da Villanuova arriva una proposta a lungo termine: «Giusto ragionare su interventi immediati, che possano ridurre i disagi e migliorare la questione sicurezza - spiega il sindaco Michele Zanardi - ma il problema di fondo è un altro: la 45Bis è stata pensata e realizzata per flussi di traffico ben inferiori a quelli odierni. E allora, visto che la mobilità sostenibile è il nostro futuro - getta sul tappeto Zanardi - perché non pensare a una metropolitana dalla città, di fatto dimezzando il traffico e gli incidenti?». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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