Rapinano un cellulare Due minori nei guai

di M.PAS.
Il telefonino rapinato e recuperato dalla polizia locale
Il telefonino rapinato e recuperato dalla polizia locale
Il telefonino rapinato e recuperato dalla polizia locale
Il telefonino rapinato e recuperato dalla polizia locale

Non è un bell’episodio quello di cui si è dovuta occupare la polizia locale dell’Aggregazione della Valsabbia a Roè Volciano: due minorenni dell’alta valle che martedì, nel parco retrostante l’Italmark, hanno incontrato due ragazze (sempre minorenni) di Villanuova, e che con la scusa di farsi accendere una sigaretta ne hanno rapinata una del telefonino. Usando il cellulare dell’amica la derubata ha chiamato la polizia locale, che era in zona per un controllo della viabilità. Una volta arrivati gli agenti hanno notato da lontano i rapinatori che cercavano di sparire a piedi lungo la ciclabile e li hanno raggiunti. Poco prima di essere bloccati i fuggitivi hanno buttato il telefonino rubato in una proprietà privata: agli agenti hanno detto di aver lanciato un sasso, ma poi, anche alla luce del recupero dello smartphone, sono crollati. IL MINORENNE è stato arrestato anche alla luce dei precedenti specifici (attenderà ai domiciliari le decisioni del giudice) mentre la ragazza è stata denunciata a piede libero. Un altro arresto è stato poi effettuato a Sabbio Chiese dai carabinieri, intervenuti su una segnalazione bloccando un 33enne del paese alla guida della sua auto. L’uomo non si è fermato all’alt, e nella manovra ha trascinato uno dei militari per alcuni metri procurandogli delle escoriazioni. Partendo dalla targa c’è voluto poco per andarlo a prendere a casa, dove una perquisizione ha permesso di scoprire una piccola quantità di marijuana: gli avrebbe causato solo una segnalazione come consumatore di stupefacenti alla Prefettura, mentre la sua fuga e il ferimento del carabiniere gli hanno fruttato l’arresto con l’accusa di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. La magistratura ha convalidato il provvedimento restrittivo e ha disposto il rinvio dell’udienza processuale a giugno, intimando al 33enne di risarcire il danno subito dall’agente e dall’Arma dei carabinieri. •

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