Ritorno a scuola? Sospeso per ragioni di spazio

di M.PAS.
Il cantiere nell’ex Itis
Il cantiere nell’ex Itis
Il cantiere nell’ex Itis
Il cantiere nell’ex Itis

Dura da mesi, e lo scontro aperto a Vobarno sulla riqualificazione scolastica e lo spostamento degli studenti in sedi provvisorie non solo continua, ma si aggrava. Anche perché i problemi sono tali da spingere a scelte difficili: domani, i ragazzini di seconda e terza media della «Migliavacca» non torneranno a fare lezione in presenza come previsto dal passaggio della Lombardia nella zona arancione. «Vista la comunicazione del sindaco in merito ai luoghi previsti per il rientro in presenza...comunico ad alunni, docenti, genitori e personale Ata - scrive infatti la preside Elena Raggi - che a partire da lunedì 30 novembre le classi seconde e terze continueranno la didattica a distanza fino a nuove disposizioni, secondo l’orario in uso». Questo perché se ci fosse un ritorno totale si aggraverebbe il problema degli spazi didattici ridotti. Una piccola «bomba»; una situazione che fa alzare i toni del dibattito. Anche all’interno dei rappresentanti dei genitori, i quali poco prima della comunicazione della dirigente scolastica si erano rivolti al sindaco Paolo Pavoni e alla stessa preside: «Siamo preoccupati dalla situazione nata col trasferimento dei ragazzi per i lavori previsti nella sede scolastica; lamentiamo poca trasparenza e nessun comunicato ai genitori su progetto e tempi: un incontro nel 2018 e poi più nulla. Sottolineiamo anche l’incapacità di chi doveva curare il trasloco delle classi ben sapendo quando la scuola andava sgomberata. Da 14 giorni i ragazzi di prima fanno lezione in una scuola cantiere, con disagi per loro e i docenti sia per i lavori, sia per i pochi spazi disponibili. Per fortuna è arrivata la didattica a distanza per seconde e terze, altrimenti non si sarebbe potuto lavorare». Il ritorno all’attività in presenza già di fatto sospeso dalla preside? «Speriamo sia possibile, altrimenti vogliamo un incontro urgente col Comune per chiarire lo stato delle cose. Pretendiamo per i ragazzi una presenza con ogni garanzia; e che gli spazi per i nostri figli durante i lavori siano accoglienti e sicuri». TORNA OVVIAMENTE su un caso che ha sollevato per prima anche la minoranza di Impegno civico: «Sindaco, che confusione: da lunedì saremo in zona arancione e tutte le classi della media torneranno in classe. Ma gli alunni di Vobarno potranno tornare? Mentre noi contestiamo una strategia poco chiara e la mancata tutela della sicurezza dei minori, voi tornate a sparpagliare le classi in più sedi ostacolando una didattica seria. Il risultato, dopo che da 3 anni si sa di dover sistemare le classi in vista dei lavori, è la caduta di livello della qualità dell’insegnamento. Inoltre i ragazzi non avranno spazi per ricreazione, ginnastica, musica, recupero e potenziamento e mensa». «Vorremo più umiltà dal sindaco, che invece parla di risparmio e di buon uso dei soldi - conclude l’opposizione - mentre tra ex Itis, marciapiedi e altro, abbiamo speso più di un milione; e l’ex municipio è lì, vuoto e non usato da 5 anni». •

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