Ruspe a San Quirico e Morsone Le case e la strada provinciale si liberano degli allagamenti

di Alessandro Gatta
Si affronta  il problema degli allagamenti periodiciTubi accumulati  a ridosso del cantiere idraulico aperto a San Quirico di Muscoline
Si affronta il problema degli allagamenti periodiciTubi accumulati a ridosso del cantiere idraulico aperto a San Quirico di Muscoline
Si affronta  il problema degli allagamenti periodiciTubi accumulati  a ridosso del cantiere idraulico aperto a San Quirico di Muscoline
Si affronta il problema degli allagamenti periodiciTubi accumulati a ridosso del cantiere idraulico aperto a San Quirico di Muscoline

Vale almeno 600 mila euro il piano (in corso) di regimazione idraulica del Comune di Muscoline: in gergo tecnico sono lavori di captazione e orientamento delle acque meteoriche, che verranno incanalate e fatte defluire nei rii e nei corsi d’acqua fino ad arrivare al Chiese, per scongiurare gli allagamenti, sempre più frequenti, ma che in alcuni casi si ripetono ormai da anni, se non decenni. A operazione finita, circa un centinaio di famiglie potranno (finalmente) tirare un sospiro di sollievo. In questi giorni sono partiti i lavori per il primo lotto della frazione di San Quirico, per circa 150mila euro (appaltati alla Lombardi di Bagolino) interamente finanziati dallo Stato con un bando dello scorso anno. Ci vorranno una ventina di giorni: il programma di cantiere prevede nuove tubazioni da via dei Laghi (ai confini con Puegnago) e via san Quirico, per convogliare le acque fino a via Fienile per poi ricongiungersi ai lavori (quasi speculari) programmati anche oltre i confini e a carico del Comune di Gavardo (ne riferiamo nel servizio a fianco). Il canale delle acque meteoriche confluirà poi nel rio Bariaga (a Soprazocco) e raggiungerà infine il Chiese. Oltre a questo, il progetto prevede due griglie all’ingresso delle vie citate, e una vasca di raccolta sotterranea, quasi invisibile alla vista. «Con il senno di poi - spiega il sindaco Giovanni Benedetti - sarebbe stato meglio costruire le case in un altro modo, e luogo. Ma il problema esiste e va risolto, e riguarda tutta la frazione: basta pensare che perfino il portone dello storico santuario (che risale al XII secolo) è stato ricostruito e innalzato su qualche gradino, perché sulla strada scorrevano dai 10 ai 15 centimetri di acqua». Ci sarà poi un secondo lotto, per altri 150mila euro: «Abbiamo fatto richiesta per un ulteriore finanziamento - continua Benedetti - e se arriva, partiamo subito. I lotti sono due, ma il progetto è unico. Altrimenti li attueremo con fondi di bilancio». Ruspe al lavoro a San Quirico, e manca poco anche a Morsone (altri 160mila euro, anche questi finanziati dallo Stato): qui l’intervento è stato appaltati all’impresa Vezzola di Desenzano e interesserà un doppio fronte in cui le acque saranno captate e divise, orientate fuori dall’abitato e infine convogliate al rio Pissarotte e poi nel Chiese. «Qui il problema non riguarda solo le case - dice ancora il sindaco - ma anche la provinciale in località Fornasina, che si allaga e diventa pericolosa. Il fenomeno si è accentuato con le bombe d’acqua di questi anni, ma i residenti lo conoscono da decenni: sono in tanti ad aver piazzato lamiere sulla porta di casa». Si erano invece conclusi in autunno i lavori a Moniga del Bosco (160mila euro) a tutela di un’altra trentina di famiglie.•.

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