Scambi l’elicottero come un taxi, paghi il ticket

Un escursionista 65enne soccorso perchè non era più in grado di proseguire la passeggiata tra i boschi, una coppia colta dal temporale, un 16enne riportato a valle con una barella per una distorsione al ginocchio, un ciclista scivolato sui sassi con la e-bike, un 74enne sperduto in una zona impervia. È lo stillicidio di interventi effettuati dal Soccorso Alpino a cavallo del Ferragosto. Sfiniti, incrodati, disorientati: sono gli escursionisti che affrontano la montagna con scarsa preparazione e troppa superficialità. Sono sempre di più le persone che si approcciano all’ambiente montano in maniera inadeguata, e quando le cose si mettono male o si presenta una situazione di pericolo, parte l’sos. Già, ma chi paga, e quanto? Va detto subito che il soccorso è gratuito per le persone che devono essere portate in ospedale, anche se solo per accertamenti. Se invece, una volta recuperato e riportato a valle, l’escursionista se ne torna a casa incolume, senza aver fatto tappa al Pronto soccorso, dovrà compartecipare alla spesa. La «linea dura» con chi affronta la montagna con imprudenza e attrezzature inadeguate fa parte della direttiva della Regione Lombardia. In sostanza, le persone finite nei guai devono pagare quei soccorsi in montagna che non sono classificati come sanitari per emergenze e urgenze. Il tariffario di compartecipazione alla spesa imposto dal Pirellone prevede anche la maggiorazione del 30% per gli interventi causati da «utenti imprudenti», che mettono a repentaglio la propria vita e quella altrui, ma anche uno «sconto», sempre del 30%, riservato ai residenti in Lombardia. I conti nel dettaglio sono presto fatti: un mezzo di soccorso di base (ambulanza con soccorritori certificati ed autista) costerà all’utente 39,20 euro l’ora, cifra che sale a 56 euro per gli «stranieri». Se l’ambulanza ha a bordo un infermiere - si parla di mezzo di soccorso «intermedio» -, il costo lievita a 49 euro per i lombardi e 70 euro per gli altri, mentre il soccorso avanzato, con la presenza di medico e infermiere, prevede un esborso rispettivamente di 80,50 e 115 euro l’ora. L’intervento della squadra a terra del Cnsas «vale» 66,50 euro per i residenti in Lombardia e 95 euro per chi viene da fuori per godersi le montagne di casa nostra. L’elisoccorso - equipaggio di volo, medico, infermiere e tecnico - comporta un esborso di 1.050 euro nel primo caso e 1.500 euro all’ora nel secondo caso. Dal primo giugno al 24 agosto sono stati 43 gli interventi con l’elicottero. Lo scorso anno, nello stesso periodo, se n’erano registrati cinque in meno. • © RIPRODUZIONE RISERVATA