Spari contro lo Sprar Flash mob solidale per i richiedenti asilo

Le bandiere della pace esposte al balcone del centro profughi
Le bandiere della pace esposte al balcone del centro profughi
Le bandiere della pace esposte al balcone del centro profughi
Le bandiere della pace esposte al balcone del centro profughi

Una sessantina di persone e quindici delegazioni di associazioni si sono radunate ieri mattina a Collebeato davanti al municipio. Un flash mob inscenato per manifestare solidarietà al gruppo di richiedenti asilo che abitano nella struttura raggiunta da cinque colpi di pistola sabato notte. Al sindaco di Collebeato Antonio Trebeschi sono state regalate le bandiere della pace, esposte poi sul balcone dell’abitazione colpita dai proiettili. «Qualsiasi sia il movente dell’intimidazione, abbiamo il dovere di stringerci attorno a persone che, in fuga dalla guerra, sono state minacciate», ha sottolineato Antonio Trebeschi. L’ipotesi che dietro gli spari si nascondesse un movente xenofobo è tramontata. Gli inquirenti hanno appurato che uno dei migranti aveva assistito a uno scambio di droga tra uno spacciatore e tre clienti. L’immigrato ha invitato con forza lo spacciatore ad allontanarsi. La discussione potrebbe aver spinto qualcuno che gravita attorno al giro di droga a minacciare gli immigrati sparando contro il centro Sprar. Nei filmati delle telecamere si vede il presunto responsabile del blitz, ma non è però riconoscibile. •

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