Lavoratori in sciopero da ieri mattina nella «Fonderia pressofusione Tapparo» (Fpt) di Gavardo, una realtà specializzata in pressofusioni in alluminio, zama e leghe speciali che occupa circa 25 dipendenti: alta l’adesione (almeno la metà degli operai) alla mobilitazione organizzata dai Cobas del lavoro privato di Brescia e Mantova, che denunciano una presunta aggressione subita da alcuni lavoratori da parte di un «preposto» (un ruolo più apicale rispetto all’operaio) e chiedono il riconoscimento della giornata di lavoro del sabato come straordinario. Attorno alle 12,30 il picchetto all’ingresso dell’azienda si è sciolto spontaneamente: dunque lo sciopero (almeno per ora) prosegue a distanza. «L’azienda ci ha assicurato che entro due giorni, quindi domani mattina (giovedì) - dice Saverio Confetti, rappresentante legale dei Cobas del lavoro privato - verranno accolte tutte le richieste dei lavoratori: le scuse formali del preposto che avrebbe alzato le mani e il riconoscimento degli straordinari del sabato. Fino ad allora, come d’accordo, lo sciopero proseguirà senza picchetto. Se la situazione non dovesse risolversi i lavoratori sono pronti a tornare davanti all’azienda». Gli scioperanti sono in gran parte di nazionalità indiana, e ieri sono stati raggiunti da mogli e compagne. «La protesta riprenderà in presenza - continua Confetti - solo se l’azienda non dovesse mantenere le promesse. Intanto abbiamo inviato una diffida, via Pec, alla stessa Fpt, e una raccomandata al preposto autore della presunta aggressione. Ci sono 12 persone che riferiscono di aver ricevuto le ore straordinarie ma in nero, e che alla loro richiesta di regolarizzazione sarebbero state costrette, coil riposo a scorrimento, a lavorare anche il sabato». Al.Gat.