Uccellagione, la provinciale fa due volte centro

di P.BAL.
Trappole, fucili, avifauna e munizioni del sequestro di Bovegno
Trappole, fucili, avifauna e munizioni del sequestro di Bovegno
Trappole, fucili, avifauna e munizioni del sequestro di Bovegno
Trappole, fucili, avifauna e munizioni del sequestro di Bovegno

Con cento trappole non si cattura qualche esemplare per «consumo personale», si fa strage dell’avifauna selvatica protetta, probabilmente anche con lo scopo di venderla moltiplicando l’illegalità. Il possessore di questo arsenale, un bracconiere recidivo di Bovegno che lo stesso comandante ha definito «importante», è stato sorpreso in flagranza nei giorni scorsi grazie a una complessa operazione portata a termine dal Nucleo ittico venatorio della polizia provinciale. Ad agire, concretizzando indagini e finalizzando un appostamento in località «Tesa», gli agenti del distaccamento di Vestone, alla cui vista l’uccellatore, un capannista che aveva piazzato i «sep» non lontano dal proprio appostamento di caccia, si è dato alla fuga. Si è ripresentato a casa sua poco dopo mentre avveniva una perquisizione: se nel capanno c’erano tre fucili lasciati incustoditi e un centinaio di cartucce, e nelle trappole 4 pettirossi e pure due ghiri, uno dei quali ancora agonizzante, dall’abitazione sono saltati fuori cento proiettili non denunciati. Un caso di detenzione illegale, insomma, che ha fruttato al 55enne una ulteriore denuncia sommata a quelle per abbandono d’arma da fuoco, uso di mezzi di cattura vietati, uccisione di specie protette e maltrattamento degli animali. Questa importante operazione è stata attuata nei giorni scorsi, ed è stata seguita nel weekend, sempre a opera del distaccamento di Vestone della provinciale, dalla compilazione di tre verbali da 206 euro l’uno per violazioni amministrative nel Savallese (in un caso) e a Pertica Alta (negli altri due). Detta così non sembra una gran cosa, invece. I cacciatori multati erano tutti segugisti che cercavano di stanare lepri che si erano rifugiate a ridosso delle abitazioni, e proprio mentre gli agenti ne sanzionavano uno tra Casto e Mura, una lepre inseguita da una muta di cani è passata correndo per la strada e tra le case a pochi metri dal gruppo. Se non ci fosse stata la polizia provinciale qualcuno avrebbe sparato in un centro abitato? INFINE torniamo all’uccellagione per ricordare l’esito positivo di un altro intervento del distaccamento di Vestone del Nucleo ittico venatorio. Lunedì, seguendo una segnalazione e organizzando un appostamento reso difficile dalla vicinanza delle case, i poliziotti hanno sorpreso un trappolatore sulla sua tesa di mini tagliole per uccelli insettivori a Livemmo: una vecchia conoscenza finita nuovamente nei guai. •

Suggerimenti