Una scossa per la ciclabile di fondo valle

Per la viabilità «minore» e ciclopedonale un milione di fondi in Valsabbia
Per la viabilità «minore» e ciclopedonale un milione di fondi in Valsabbia
Per la viabilità «minore» e ciclopedonale un milione di fondi in Valsabbia
Per la viabilità «minore» e ciclopedonale un milione di fondi in Valsabbia

Dalla Regione arriva in Valsabbia oltre un milione di euro destinato, su proposta della Comunità montana valsabbina, a tre interventi. «La metà della somma assegnata - spiega il presidente Giovanmaria Flocchini - serve per l’adeguamento della pista ciclopedonale della Valsabbia nella tratta fra Vestone e Sabbio Chiese, mentre altri 400 mila euro serviranno per la manutenzione straordinaria della strada intervalliva Vobarno-Vestone che interessa anche Treviso Bresciano, Capovalle ed il Passo del Cavallino della Fobbia; con gli ultimi 100 mila euro effettueremo interventi di manutenzione straordinaria su edifici che appartengono alla Comunità montana stessa, vedi ad esempio il Cdd di Idro». Il primo impegno, da 504 mila euro, prevede interventi di messa in sicurezza e di manutenzione straordinaria sulla ciclopedonale di fondo valle che percorre l’asta del Chiese tra Vestone e Sabbio in territorio di Barghe, che andrà poi a collegarsi al ponte ciclopedonale già finanziato e da realizzare, da San Gottardo attraverso il fiume Chiese per entrare nella Barghe antica. Alla fine, pur con tempistiche non immediate, si potrà partire a piedi o in bicicletta da Brescia e arrivare fino a Ponte Caffaro, da dove poi ci si collegherà direttamente con le tante realtà ciclopedonali del Trentino. Anche per i 400 mila euro destinati alla viabilità tra Vobarno e Vestone passando per Treviso Bresciano e per Capovalle, si tratterà di manutenzioni, ma ci saranno anche opere di consolidamento lungo una strada intercomunale importante per alcune realtà montane, altrimenti ben poco servite. «Stiamo parlando - spiega Flocchini - di cifre di extracanone, che arriva quest’anno per la prima volta dai sovraccarichi idrici delle grandi derivazioni in Valsabbia, recuperate dalla Regione dopo una storica battaglia anche politica per trattenere sul territorio risorse che al territorio stesso appartengono come, in questo caso, l’acqua». Ad essere coinvolte sono state due società di produzione energetica che detengono in Valsabbia tre grosse centrali idroelettriche. •. M.Pas.

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