E’ un dolore immane quello che si è abbattuto sulla Valsabbia per la perdita di cinque giovani vite. Salah, i due Imad, Dennis e Irene hanno spento il loro sorriso su quel tratto di strada pericoloso, che di croci ne ha già piantate troppe nel corso degli anni. Un destino doppiamente crudele per il vissuto delle vittime e per le loro famiglie. Imad Natiq e Salah Natiq, erano cugini. Avevano rispettivamente 19 anni e 22 anni e vivevano a Vestone.
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CHI ERANO LE VITTIME
Salah, il più grande del gruppo, secondo quanto riportato dall’Ansa, sarebbe stato alla guida della vettura che gli avrebbe prestato un amico. Pur essendo il più grande della compagnia a bordo della Wolkswagen, in realtà in famiglia era il più giovane di quattro figli (aveva due sorelle sposate ed un fratello). Viveva a Nozza di Vestone. Per circa un mese alla fine dello scorso anno, aveva lavorato in un’azienda di Nozza, in località Merlaro, ed ora era in attesa di un nuovo incarico.
Imad viveva a Nozza con mamma e papà e con le 2 sorelle, più piccole di lui, nell’abitazione dei nonni materni.
Dennis Guerra, 19 anni, viveva a Sabbio Sopra con papà, mamma, sorella e nonno ed era alla ricerca di un posto di lavoro. Tragedia nella tragedia: una quindicina di anni fa aveva perso il cugino Luca in un incidente automobilistico. Anche lui, allora, aveva 19 anni.
Imad El Harram, come i due cugini Natiq era di origini marocchine, abitava con la famiglia a Preseglie.
Infine Irene Sala, la più piccola delle vittime, 17 anni. Frequentava il liceo artistico a Brescia e ogni mattina prendeva l’autobus da Villanuova sul Clisi per andare a lezione. Quest'anno avrebbe compiuto 18 anni. Viveva con i genitori e la sorella.
Domenica mattina, alle 12.15, le campane delle parrocchie hanno suonato in loro memoria, chiedendo a tutta la comunità un momento di raccoglimento al di là del proprio credo religioso ma uniti dall'affetto per i cinque ragazzi.