Valsabbini pronti alla sfida per la polenta più saporita

di M.ROV.

Ci sarà anche una polenta valsabbina fra le 10 preparazioni in gara, oggi e domani, nella vetrina d’eccellenza per questo piatto: il «Festival della polenta di Storo». A tentare il colpo saranno alcuni specialisti non professionisti di Vobarno, con l’obiettivo difficile di soffiare il trono agli espertissimi trentini. Succederà in occasione della quinta edizione della manifestazione promossa da Comune di Storo, Agri 90, Bim del Chiese e Provincia autonoma di Trento, con l’organizzazione affidata alla Pro loco di Storo, un borgo trentino sul confine col Bresciano. Qui, nella patria di una celebre farina gialla che porta il nome della località sarà dura vincere, ma i polentari vobarnesi ci proveranno confezionando la loro taragna. Il programma si è aperto ieri con una festa di beneficenza nel palazzetto Storo E20, mentre oggi pomeriggio alle 14 partiranno le esposizioni nel centro storico, messo a completa disposizione del Festival: spaventapasseri in mostra, laboratori e stand. Alle 18, nella sala di Agri 90 inizierà il convegno «Il patrimonio alimentare di montagna». Insieme ai rappresentanti della politica trentina interverranno fra gli altri Alfio Ghezzi (chef stellato) e rappresentanti della Biosfera Unesco. Domani la giornata clou, con dieci polente in gara giudicate da due giurie, una tecnica e una popolare; quest’ultima composta da tutti gli ospiti, che potranno compilare una loro graduatoria fra tre carbonère (di Storo, Condino e Praso), di patate concia (Val di Ledro), macafana e dei Busiàdar (Cimego), con le rape (Bondo), taragna (Vobarno), con le noci (Bleggio) e del moleta (Rendena). Assaggiarle tutte costa 20 euro, con due bicchieri di vino o di birra artigianale. Per l’occasione sarà disponibile un libro che raccoglie decine di ricette a base di polenta raccolte fra i vip della televisione, e se dovesse piovere la festa si terrà comunque nella cornice del palazzetto dello sport. •

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