Arriva da Odolo, in Valsabbia il re italiano del panettone. Ma di quello al cioccolato. L’incoronazione è arrivata nei giorni scorsi, alle battute finali del concorso nazionale a tema che, lanciato dalla rivista «Italian gourmet», ha visto 150 pasticcieri e fornai provenienti da tutta la Penisola confrontarsi a Milano durante il meeting «I Maestri del panettone» ospitato dal Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci. «I 150 iscritti sono stati prima selezionati da Cast Aliment - spiega il nuovo dominatore della scena dolciaria, l’ormai conosciutissimo Beniamino Bazzoli titolare del negozio odolese Linea Pane - da una giuria qualificata che alla fine ha scelto i 15 finalisti, bresciani ma anche da Avellino, da Vicenza e dal resto del Veneto, da Trento e dalla Sardegna, che si sono poi sfidati nello scontro finale». Nella giornata di sabato 30 novembre i finalisti hanno realizzato lo stesso panettone presentato in selezione, e a quel punto la giuria, composta da personaggi famosi del mondo della pasticceria, ha definito la classifica. Una graduatoria che ha visto Veronica Leoni da Trento classificarsi terza con 372 punti e Mauro Nicoletti da Treviso Veneto arrivare secondo con 386. Il successo assoluto di Beniamino Bazzoli è stato certificato da ben 446 punti; un distacco davvero notevole. LA GRANDE sfida dolciaria ha potuto contare sull’importante sostegno economico di tre grandi aziende del settore, la «Molino Pasini», la «Corman» e la «Valrhona». E da quest’ultima è arrivato un ulteriore riconoscimento per il professionista valsabbino del dolce: la partecipazione a un corso sul lievito madre col maestro Giambattista Montanari, pasticciere di fama mondiale che Bazzoli ha anche avuto come ospite in passato nel suo negozio Linea Pane. Lo stage si terrà a Tain L’Hermitage, in Francia, nella sede centrale di Valrhona che si trova nel dipartimento della Drome, nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi. CHIEDIAMO al pluripremiato maestro della bontà di Odolo qual è il suo rapporto, da pasticcere ma anche da fornaio, col cioccolato: «È la mia seconda passione dopo i grandi lievitati (il panettone ma anche il pane di ogni genere). Spesso nel mio laboratorio per divertirmi realizzo dolci natalizi e pasquali a base di cioccolato. Questo però è stato il primo concorso a tema al quale ho partecipato». Ora prenderà parte ad altre gare costruite attorno ai derivati del cacao? «Non lo so. So solo che il mio legame fondamentale è prima di tutto col panettone e col pane in genere. Non è un caso che tra i tre finalisti di questo concorso il primo e il terzo sono due fornai». •