Variante Vestone-Idro: l’appalto diventa un caso giudiziario davanti al Tar

di M.ROV.
Si allungano ancora i tempi per la variante Vestone-Idro
Si allungano ancora i tempi per la variante Vestone-Idro
Si allungano ancora i tempi per la variante Vestone-Idro
Si allungano ancora i tempi per la variante Vestone-Idro

La Cooperativa Muratori & Cementisti di Ravenna aggiudicataria dell’appalto per la realizzazione del tratto di variante Vestone-Idro, non ha più i requisiti per l’esecuzione dei lavori. Se tutte le autorizzazioni sono pronte, compresa la valutazione di impatto ambientale e la Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale), adesso a tenere al palo l’inizio dei lavori del tratto di tangenziale Vestone nord–Idro sud è un nuovo ricorso al Tar. Mancava solo la firma del contratto con il raggruppamento temporaneo di imprese guidato dalla Cooperativa Muratori & Cementisti di Ravenna che nel 2016 ha vinto l’appalto di un’opera che costerà circa 55milioni di euro. Ma, e in questa vicenda i «ma» sono stati molti, la Cooperativa Muratori di Ravenna, quarto gruppo italiano nel settore delle costruzioni, è stata ammessa al concordato preventivo dal Tribunale di Ravenna. Recentemente una sentenza 85/2020 della Corte Costituzionale ha dichiarato legittima la norma che impone l’esclusione dalle procedure di gara dell’impresa mandataria di un raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) ammessa a concordato con continuità aziendale. A QUESTO PUNTO la Provincia di Brescia ha effettuato una determinazione dirigenziale che dispone la decadenza dell’aggiudicazione dell’appalto di progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori del tratto di variante tra Vestone nord e Idro sud, da parte della Cooperativa Muratori. Dunque la Cooperativa non avrebbe più i requisiti per stipulare il contratto e dovrebbe subentrare l’impresa arrivata seconda alla gara d’appalto. Sarebbe a questo punto la Collini spa di Trento ad aggiudicarsi i lavori, ma la Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna lo scorso 1° giugno ha impugnato al Tar di Brescia la decisione della Provincia di Brescia che prevede la sua esclusione. L’udienza del Tribunale amministrativo in merito alla vicenda è già fissata per il prossimo 22 giugno, ma intanto le tempistiche per l’inizio lavori sono destinata slittare nuovamente.

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