Valtrompia,
il depuratore salva
Mella accelera

di
Alvise Gnutti e Pier Costante Fioletti
Alvise Gnutti e Pier Costante Fioletti
Alvise Gnutti e Pier Costante Fioletti
Alvise Gnutti e Pier Costante Fioletti

Superata di slancio la strettoia del contenzioso sull’appalto, il progetto del depuratore della Valtrompia accelera. Dopo lo stop imposto dal Tar a gennaio, il Consiglio di Stato nei giorni scorsi ha annullato la sentenza certificando la correttezza dell’iter di affidamento dei lavori. L’imperativo è ora recuperare il tempo perduto nella battaglia dei ricorsi, hanno ribadito i vertici dell’Azienda servizi Valtrompia facendo il punto della situazione ieri nel corso di un vertice nella sede di A2A. «Siamo soddisfatti che la sentenza del Consiglio di Stato sia arrivata in tempi ragionevolmente brevi ed abbia stabilito che le scelte intraprese dal nostro management siano state trasparenti e corrette - afferma il presidente di Asvt Alvise Gnutti -. Voltiamo dunque pagina concentrando ogni energia in questa opera strategica per il comprensorio». In realtà «non siamo rimasti fermi aspettando il verdetto della giustizia amministrativa - precisa l’amministratore delegato di Asvt Piercostante Fioletti -. Abbiamo costruito gli argini di rinforzo e allestito i collettori di alcuni paesi». La posa della prima pietra è fissata per novembre di quest’anno, il varo dell’impianto è previsto entro il primo semestre del 2021. L’investimento di 27 milioni del depuratore si aggiunge ai 45 milioni della rete di collettamento. «Sono già stati realizzati 30 dei quaranta chilometri di tubazioni previste - spiega Fioletti -. Gli ultimi collegamenti riguardano Lumezzane-Valle e Tavernole Brozzo, un investimento per complessivi 3 milioni e 400 mila euro. Siamo di fronte ad un progetto di ampio respiro storico che consentirà il risanamento ambientale dell’intero bacino del Mella. I paesi a monte del depuratore non scaricheranno più le fogne nel fiume e le acque filtrate dell’impianto reimmesse nel Mella agiranno da diluente degli inquinanti». L’impianto di depurazione servirà un bacino potenziale di 85 mila abitanti equivalenti.

 

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