l'omicidio

Accoltellato a Mantova, il presunto assassino catturato sul treno

di Paolo Cittadini
L'extracomunitario senza fissa dimora, ritenuto responsabile della morte del 21enne Abdul Mobarik Zanre, che dal settembre del 2018 risiedeva a Marcheno, tradito dalle immagini delle telecamere
L’aggressione  è avvenuta lunedì sera intorno alle 22 nel centro di Mantova, a qualche centinaio di metri dalla stazione della città virgilianaDal 2018  la vittima viveva a Marcheno: è morto all’ospedale di Mantova
L’aggressione è avvenuta lunedì sera intorno alle 22 nel centro di Mantova, a qualche centinaio di metri dalla stazione della città virgilianaDal 2018 la vittima viveva a Marcheno: è morto all’ospedale di Mantova
L’aggressione  è avvenuta lunedì sera intorno alle 22 nel centro di Mantova, a qualche centinaio di metri dalla stazione della città virgilianaDal 2018  la vittima viveva a Marcheno: è morto all’ospedale di Mantova
L’aggressione è avvenuta lunedì sera intorno alle 22 nel centro di Mantova, a qualche centinaio di metri dalla stazione della città virgilianaDal 2018 la vittima viveva a Marcheno: è morto all’ospedale di Mantova

Una lite per motivi di droga o forse per questioni legate al furto di un cellulare avvenuto poco prima. Sono ancora poco chiari i contorni entro cui si è consumato l’omicidio di Abdul Mobarik Zanre, 21enne richiedente asilo ghanese residente a Marcheno, avvenuto lunedì sera nel centro di Mantova, a poche centinaia di metri dalla stazione. A colpirlo, con un coltello o con il coccio di una bottiglia di vetro, sarebbe stato un ragazzo, anche lui di 21 anni, di origine magrebina senza fissa dimora che vive di espedienti tra la provincia di Verona e quelle limitrofe. I carabinieri lo hanno individuato poche ore dopo la brutale aggressione costata la vita al 21enne che dal settembre del 2018 era a Marcheno dopo essere stato inserito nel progetto Sprar.

Nelle prossime ore il presunto omicida, fermato a bordo di un treno,  comparirà davanti al giudice per la convalida del fermo e lì potrà raccontare la sua verità cercando di fare chiarezza su un episodio ancora avvolto da qualche ombra di troppo. Tutto è accaduto lunedì sera poco dopo le 22 quando i due ragazzi di origine straniera si sono fronteggiati. Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, Zanre e il rivale avrebbero iniziato a litigare e in breve tra le mani del magrebino è spuntata l’arma. Il fendente è penetrato nell’addome del 21enne ghanese (alle spalle un precedente per uno scippo) che per qualche metro ha cercato di inseguire il suo aggressore. Dopo qualche passo però il giovane africano è stramazzato a terra.

Sul posto oltre ai carabinieri di Mantova sono intervenuti diversi mezzi di soccorso. Zanre è stato caricato in ambulanza e trasportato all’ospedale Carlo Poma dove è deceduto qualche ora dopo. La fuga dell’aggressore è durata meno di una giornata. A incastrarlo ci sarebbero le immagini delle telecamere di videosorveglianza istallate dal Comune di Mantova nella zona della stazione ferroviaria. Ancora da decifrare, come detto, il movente dell’omicidio con gli inquirenti che nelle ultime ore hanno anche scandagliato il mondo dello spaccio del capoluogo virgiliano.

«Il ragazzo risulta residente a Marcheno perché dall’autunno del 2018 era stato inserito nel progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) attivato per le persone che chiedono protezione internazionale - ricorda il sindaco di Marcheno, Diego Bertussi - Da qualche tempo però in paese non si vedeva più come confermato anche da quanti lo seguivano all’interno del progetto Sprar. Per questo già diverse settimane fa avevano attivato la procedura per dichiararne l’irreperibilità come stabiliscono le norme in tema di protezione internazionale.•.

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