Agricoltore e albergatore per amore della terra

di M.BEN.
Matteo Turrini
Matteo Turrini
Matteo Turrini
Matteo Turrini

Arriva dall’alta valle un’altra storia di imprenditoria giovanile; di un ragazzo che ha deciso di proseguire il mestiere di famiglia. Matteo Turrini, 26 anni, per ora vive a Gardone ma presto si trasferirà a Pezzaze per gestire l’agriturismo della Rebecco farm, la casa agricola nata con il progetto AttivAree. In questo caso l’attestato professionale di grafico pubblicitario non è particolarmente in linea con quello che sta facendo, ma non è escluso che in un futuro possa tornare utile. «Ho sempre lavorato nell’azienda di famiglia a Gardone e a Noffo di Pertica Alta - racconta -, e la passione me l’ha trasmessa papà». In realtà l’agricola Turrini da quest’anno è passata proprio nelle mani di Matteo, il quale ha scelto di continuare a coltivare mele, pere e ciliege per trasformare il tutto in confetture e succhi. «L’IDEA di partecipare al progetto della Comunità montana è partita da mio padre, che però mi ha coinvolto da subito - aggiunge -. Sono molto felice di questo percorso. Il lavoro mi piace molto, mi piace stare in mezzo alla natura, e la possibilità di gestire l’agriturismo mi ha motivato ulteriormente. Sarà una bella sfida». L’inaugurazione della Rebecco farm è prevista in maggio, poi Matteo si occuperà dell’agriturismo con 9 posti letto. Inizialmente verrà proposta la prima colazione e degli aperitivi con degustazioni dei prodotti locali. In futuro l’obiettivo è quello di organizzare anche pranzi e cene. «Una cosa che mi è servita molto - ricorda - è stato il campus per giovani imprenditori delle Alpi durante il quale ho presentato il progetto Rebecco farm. Non ho vinto il premio finale, ma l’esperienza mi è servita come formazione. Ci sono state presentate alcune strategie di comunicazione, nuove tecniche e nuovi frutti, come il banano di montagna».

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