Alberi abbattuti Il «caso» Primo Levi non è ancora chiuso

di M.BEN.

Sono finiti a terra da tempo ormai, ma gli alberi abbattuti in via Verdi, sul territorio di Sarezzo, continuano a fare un grande rumore. Mentre i parcheggi davanti all’Istituto superiore «Primo Levi» sono quasi terminati, le polemiche sono tutt’altro che archiviate. Alcuni insegnanti, non pochi studenti e anche numerosi cittadini si erano inizialmente indignati per essere stati informati, a loro dire, fin troppo tardi in merito all’intervento di «esbosco» che di fatto ha tolto un pezzo di parco alla scuola superiore per far spazio a 50 nuovi posti auto. Dopo la protesta iniziale le lamentele si erano solo placate, ma in seguito al servizio pubblicato nei giorni scorsi sul nostro giornale per annunciare l’avanzamento dei lavori, il «fronte del no» si è nuovamente fatto avanti. «A lavori iniziati non ci era rimasto che chiedere delucidazioni in modo civile e non far passare lo scempio ingiustificato nell’indifferenza totale - dichiara Lucia Rossi, una residente di Sarezzo -. La nostra posizione contraria, manifestata democraticamente e pacatamente, si è tradotta in una mesta attesa del restyling finale». A sentire gli insegnanti e i cittadini che mesi fa avevano alzato la testa, il problema non sono tanto i pro o i contro, ma «l’assenza del confronto su questa operazione, che viene giustificata adducendo che l’informazione era stata data - prosegue Rossi -. In realtà l’intervento è comparso ufficialmente su Sarezzo informa (la pubblicazione del Comune) il 26 marzo, ovvero in coincidente con il primo giorno del taglio. Tutto si può dire a favore. Sono i contro che non sono stati minimamente valutati. È mancato il confronto». L’EX SINDACO Diego Toscani aveva già precisato che il progetto era stato presentato chiaramente alla dirigenza del Primo Levi, ma probabilmente ad alcuni insegnanti la comunicazione non era arrivata. Insomma: non a tutti la comodità di sistemare l’auto senza fatica ha fatto dimenticare il pezzo di giardino che fino a qualche mese fa divideva la scuola superiore dalla strada. •

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