«Autostrada, il Governo usi meglio quei fondi»

di C.REB.
Il deputato Leu Rossella Muroni
Il deputato Leu Rossella Muroni
Il deputato Leu Rossella Muroni
Il deputato Leu Rossella Muroni

Una valutazione tecnica per verificare se la costruzione dell’Autostrada della Valtrompia abbia ancora un senso. È la richiesta avanzata attraverso un’interrogazione al ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli e al titolare del dicastero all’Ambiente Sergio Costa dalla deputata Rossella Muroni. Per la parlamentare di Leu «l’opera non è compatibile dal punto di vista economico, inutile per la mobilità del territorio e dannosa per l’ambiente». Rossella Muroni prende spunto dall’iniziativa dell’Aib e di un compatto fronte di associazioni produttive bresciane che hanno invocato la nomina di un commissario per velocizzare i lavori. «Le primissime opere di preparazione del cantiere hanno già evidenziato problemi di forte inquinamento del terreno dove è prevista l’opera - si legge nell’interrogazione -. Sulla contaminazione è stata aperta un’inchiesta e pende una procedura di bonifica». Rossella Muroni ripercorre poi il tormentato iter dell’infrastruttura. «Il tratto Concesio-Sarezzo, progettato 20 anni fa, della lunghezza di circa 7 chilometri, costituito da 2 gallerie una per ogni senso di marcia con doppia corsia, si è ridotto da “raccordo autostradale” ad una strada extraurbana secondaria con unica galleria a 2 corsie che collegherà Concesio e Sarezzo. Il già esorbitante costo di 258 milioni di euro subirà certamente variazioni al rialzo». L’interrogazione sottolinea che «l’opera è sostanzialmente priva di Valutazione di impatto ambientale in un ambiente denso di criticità». La Via è infatti scaduta da 18 anni. «L’ambiente e il tessuto industriale sono profondamente mutati in questi anni, tanto è vero che il traffico complessivo è diminuito, anche se è dal 2000 che non vengono fatte rilevazioni dei flussi». La deputata osserva che in provincia di Brescia esistono ben altre criticità viabilistiche «come ponti chiusi, strade da mettere in sicurezza per pericolo frane, mancanza di ciclabili di collegamento, manutenzione ridotta per mancanza di fondi». Nel 2013 è entrata in esercizio la metropolitana di Brescia «che giunge alle porte della valle e che avrebbe bisogno di estendere il proprio bacino d’utenza - osserva la parlamentare di Leu -, riprendendo il progetto originario che ne prevedeva il prolungamento fino a Gardone Valtrompia e che ha vincolato tutti i Pgt dei Comuni interessati dal tracciato». Il prolungamento della metropolitana è tra l’altro ancora inserito nell’agenda del Governo. «Nominare un commissario significherebbe solo sorvolare sulle molteplici problematiche dell’opera, che risulta diversa da quella per cui è stata stanziata una enorme somma di denaro pubblico, sanando irregolarità, omissioni e carenze eclatanti che si sono evidenziate in oltre 15 anni di tentativi di far partire l’opera e che sono alla base del suo clamoroso ritardo: l’autorizzazione del Cipe risale al 2004 e dopo 16 anni ancora non abbiamo un progetto esecutivo», afferma Rossella Muroni, che conclude: «L’unica motivazione per nominare un Commissario dovrebbe essere quella di procedere alla liquidazione dell’opera e al recupero delle risorse da convogliare su attività più necessarie e urgenti». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti