Cantieri, il polo scolastico va ma in centro si tagliano i piani

di Marco Benasseni
Sarezzo Il palazzo del Comune. A fianco, l’ex oratorio che verrà recuperato. Ma per ora soltanto in parte
Sarezzo Il palazzo del Comune. A fianco, l’ex oratorio che verrà recuperato. Ma per ora soltanto in parte
Sarezzo Il palazzo del Comune. A fianco, l’ex oratorio che verrà recuperato. Ma per ora soltanto in parte
Sarezzo Il palazzo del Comune. A fianco, l’ex oratorio che verrà recuperato. Ma per ora soltanto in parte

Purtroppo anche Sarezzo ha dovuto rivedere al ribasso i propri programmi cantieristici, perché come tutti i Comuni del Nord Italia non ha ottenuto i fondi del bando sulla Rigenerazione urbana nazionale destinato alle realtà con meno di 15mila abitanti. Saltano così il progetto di rifacimento di piazza Cesare Battisti (quella davanti al municipio) e l’ampliamento del parcheggio all’esterno della scuola media La Pira, ma l’Amministrazione comunale ha altri lavori pronti a partire. Li sintetizza la sindaca. Partiamo dall’ex oratorio San Nicola destinato a diventare un ampliamento dell’adiacente casa comunale. «Mezzo milione di euro a fondo perduto sarà finanziato dal contributo regionale stanziato sempre nell’ambito della rigenerazione urbana: abbiamo appena portato in giunta il progetto definitivo. I lavori inizieranno in primavera - spiega Donatella Ongaro -. Il rifacimento della piazza? Non è definitivamente archiviato ma non partirà a breve. Diversa, invece, la situazione del parcheggio a due piani vicino al polo scolastico: in quel caso l’investimento è molto oneroso ed è difficile iniziare senza contributi esterni». Il Comune si deve poi comunque scontrare con i rincari dei prezzi delle materie prime e non solo: l’importo dell’operazione ex oratorio è passato da 830mila a 1,1 milione, quindi, al netto del contributo regionale, l’ente locale dovrà sborsare 600 mila euro invece dei 330 mila previsti. Inizialmente l’intenzione era quella di ristrutturare tutto l’edificio storico che si affaccia sulla piazza, mentre oggi con la stessa cifra si riuscirà a recuperare solo il piano terra e il primo piano; resta escluso dall’intervento l’interrato. È stata anche pubblicata la gara per il nuovo polo scolastico ed entro la fine dell’anno l’amministrazione dovrà aggiudicare i lavori per poter ottenere il contributo del Pnrr di 8,8 milioni. «Il progetto complessivo per il nuovo polo ammonta a 11,5 milioni - precisa la sindaca -. La differenza la copriremo con un mutuo con la Cassa depositi e prestiti». Anche in questo caso il progetto definitivo prevedeva un investimento di 10,4 milioni cresciuto di un milione per i rincari. La presentazione della nuova cittadella unica di via Verdi (che sostituirà e accorperà le attuali scuole Alfredo Soggetti di Sarezzo, Ernesto Pintossi di Zanano e l’elementare Marcello Candia di Ponte Zanano), organizzata nel teatro San Faustino a fine ottobre, non ha avuto una grande accoglienza tra i cittadini. L’opinione pubblica è divisa: c’è chi definisce l’opera non necessaria e chi invece è felice di poter mandare i figli in una struttura nuova e più sicura dotata di nuovi spazi e laboratori. «Oltre a offrire sicurezza e opportunità agli studenti - evidenzia Ongaro -, il polo sarà completamente autonomo a livello energetico grazie alla copertura con un impianto fotovoltaico. La produzione di energia sarà molto più elevata del fabbisogno e quindi potrà essere immessa in rete. Ci saranno anche un impianto di raffrescamento in ogni aula, e diversi accorgimenti per migliorare la qualità della vita di docenti, personale scolastico e studenti». Il cantiere, salvo imprevisti, dovrebbe partire a marzo. Al termine dei lavori nascerà una sorta di polo multiservizi: oltre all’Istituto superiore Primo Levi, alla media e al nuovo polo che riunirà le tre primarie, in quella zona si trovano la Rsa e il centro di aggregazione giovanile. Intanto è stata abbandonata l’idea di vendere i tre vecchi plessi: «Avevamo previsto di inserirli nel piano delle alienazioni - conclude la sindaca - ma li abbiamo tolti anche grazie al contributo del Pnrr. L’intenzione è quella di creare strutture per la collettività salvaguardando e valorizzando le aree verdi».•.

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