Casa popolare mancata Furbo della graduatoria scoperto dalla «locale»

di L.P.

Nel Paese dei furbi c’è anche chi prova a farsi concedere un alloggio pubblico a canone agevolato senza averne diritto. È successo a Gardone, e c’era quasi riuscito un cittadino che era primo in graduatoria nell’assegnazione della casa. Peccato per lui che i controlli incrociati e gli approfondimenti della polizia locale abbiano fatto emergere una situazione ben diversa da quella dichiarata. GLI AGENTI hanno infatti accertato che la dichiarazione relativa alle condizioni economiche del nucleo familiare, presentata in allegato alla richiesta di prestazioni sociali agevolate, era falsa. La verifica è partita appunto dalla domanda di assegnazione di un alloggio popolare presentata al Comune nel 2019 da un disoccupato che ha dichiarato di essere parte di un nucleo familiare composto da moglie e due figli minori. Grazie a ciò il richiedente è finito al primo posto della graduatoria, ma gli uffici comunali hanno fatto verifiche preventive rispetto ai requisiti, incrociando alcuni dati e segnalando poi la posizione al comando della polizia locale per ulteriori accertamenti. Così, le indagini della locale hanno appurato che in realtà l’uomo viveva da solo, e che a seguito della separazione dalla moglie nel 2016, la donna e i figli minori si erano trasferiti all’estero. Proseguendo con gli accertamenti, inoltre, si è scoperto che il richiedente aveva fornito informazioni false anche nell’ambito della dichiarazione sostitutiva unica ai fini dell’Isee degli anni 2017, 2018 e 2019, e che questo gli aveva permesso di percepire, negli anni 2017 e 2018, un’indennità di disoccupazione di oltre 20 mila euro e di ottenere il reddito di cittadinanza. Scoperta la tentata truffa ai danni dell’ente locale e non solo, l’uomo è stato denunciato per indebita percezione aggravata di erogazioni a danno dello Stato e per aver dichiarato il falso.

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