«Centrale, Mattarella fermi il progetto»

di M.BEN.
Sergio  Mattarella: al presidente una lettera dalla Valle del Garza
Sergio Mattarella: al presidente una lettera dalla Valle del Garza
Sergio  Mattarella: al presidente una lettera dalla Valle del Garza
Sergio Mattarella: al presidente una lettera dalla Valle del Garza

«Il caso Duferco è anche una questione politica». Per questo il Comitato per la Valle del Garza ha deciso di scrivere direttamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per informarlo di quanto accade a Nave: il presidente del comitato, Aldo Manzato, vuol far leva sui principi di libertà, diritti individuali e collettivi, tutela del territorio espressi in modo così alto dalla Carta costituzionale e che trova nel Presidente il più alto garante. IL PORTAVOCE del comitato nella missiva ricorda che il territorio ha già pagato un prezzo molto elevato: «La disattenzione alle tematiche di tutela ambientale del passato e un’economia attenta soltanto a stringenti logiche industriali di profitto, ha lasciato una realtà che faticosamente cerca di riemergere dai numerosi e profondi danni, con grandi difficoltà, dispendio di enormi risorse e dal risultato incerto». Al Capo dello Stato viene spiegato che in un contesto già critico si è andata affermando l’ipotesi di un progetto industriale volto a recuperare un sito siderurgico, che prevede la costruzione di una Centrale turbogas per la produzione di energia elettrica. È stato inoltre abbozzato un progetto, che prevederebbe l’avvio nello stesso sito, di una lavorazione di scorie industriali: «È singolare che un territorio già giudicato dalla normativa regionale inadatto a ospitare produzioni industriali anche minimamente inquinanti, possa improvvisamente essere individuato come sede di attività dal così rilevante impatto ambientale - osserva Manzato-. Forte è la preoccupazione per un iter amministrativo che ha già registrato pareri favorevoli. Grande è il timore che attività industriali di quel genere possano portare a un peggioramento della situazione ambientale, della salute dei cittadini quale bene primario fortemente minacciato, dalla svalutazione e depauperamento del territorio. Gli oneri di tutto questo ricadrebbero ancora una volta sui cittadini della Valle e sulla collettività in generale - conclude la lettera -. Chiediamo, signor Presidente, che gli enunciati delle politiche governative non perdano l’occasione di trovare concretezza e credibilità in vicende come la nostra, che rappresentano una sfida per dimostrare capacità di sviluppo innovativo e concreto impegno nella salvaguardia della qualità di vita dei cittadini e tutela dell’ambiente». •

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