Cielo grigio a Nave, i caminetti sotto accusa

di Marco Benasseni
Il cielo fumoso sopra Cortine di Nave per l’«effetto caminetti»
Il cielo fumoso sopra Cortine di Nave per l’«effetto caminetti»
Il cielo fumoso sopra Cortine di Nave per l’«effetto caminetti»
Il cielo fumoso sopra Cortine di Nave per l’«effetto caminetti»

Una volta c’erano molte più acciaierie, ma anche oggi l’inquinamento occupa la scena nella Valle del Garza, e la gente non si limita a puntare il dito contro l’apertura della mega centrale a gas di Duferco (ne parliamo a fianco). Nei giorni scorsi, un cittadino di Nave ha inviato in redazione alcune fotografie scattate di domenica mattina a Cortine: ritraggono una coltre grigio bluastra che a suo dire deriverebbe principalmente dalla combustione irregolare di biomasse legnose in impianti non a norma. NON È di certo solo il settore dei trasporti a produrre polveri sottili e particolati. Secondo il XIV Rapporto qualità dell’ambiente urbano dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), il 59% del particolato primario è dovuto al riscaldamento. Da metà ottobre e metà aprile, caldaie, stufe e caminetti erano responsabili di più del 60% delle polveri sottili emesse (il dato è del 2015). «Con queste fotografie voglio mettere in evidenza cosa ristagna sopra le nostre teste e cosa respiriamo tutti i giorni - scrive Giacomo Cipriani -. Qui nessuno rispetta la minima regola, anche perché nella maggior parte delle abitazioni, dotate dell’impianto a metano, non si potrebbero nemmeno accendere stufe e camini tra ottobre e aprile». In seguito alla segnalazione abbiamo fatto una breve indagine che pare confermare almeno l’assenza di controlli. Abbiamo incontrato alcuni residenti che negli anni hanno ricevuto la visita degli incaricati della verifica delle revisioni della caldaia e dei fumi (il bollino blu), ma nessuno ha chiesto nulla per il resto. «Quello dei camini è sicuramente un problema visto che non è soggetto a controlli - racconta una residente -. Ci sono però persone che faticano ad arrivare a fine mese e che non si possono permettere il metano. Ho fatto qualche conteggio e rispetto allo scorso anno ho speso 500 euro in più con lo stesso consumo - continua bollette alla mano -. Essere ambientalisti è un lusso che non tutte le famiglie si possono permettere. Se accendi il camino risparmi sul gas». C’è anche chi ha sostituito il vecchio fuoco aperto con quelli di nuova generazione e dice che non rinuncerebbe mai alla fiamma in salotto. Ovviamente il fenomeno non è circoscritto a Nave, che però resta tra le realtà più colpite per la presenza delle montagne che circondano il paese favorendo il ristagno dell’aria. La questione dei camini riaccende quindi il dibattito sui controlli e sulla necessità di una centralina per la rilevazione delle polveri. •

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