Consorzi forestali Sei Comuni uniti in un nuovo ente

Emergenza bostrico in primo piano
Emergenza bostrico in primo piano
Emergenza bostrico in primo piano
Emergenza bostrico in primo piano

In altre aree della provincia, per esempio in Valcamonica, sono una realtà consolidata da anni e stanno anche conoscendo una fase di espansione. In Valtrompia, invece, mancava un Consorzio forestale, ma adesso la lacuna è stata colmata con la costituzione, nella sede della Comunità montana di Gardone, di quello dell’alta Valle Trompia: un organismo di cui per statuto fanno parte solamente soggetti pubblici. Ora la Comunità e i municipi di Bovegno, Collio, Marmentino, Irma, Pezzaze e Tavernole che ne fanno parte puntano a una gestione efficace del territorio con uno strumento che può essere un motore dello sviluppo montano. Il presidente comunitario Massimo Ottelli augura buon lavoro al neo presidente del Consorzio, Paolo Faustino Fontana, e al suo Cda che vede l’apporto del responsabile dell’area Foreste dell’ente comprensoriale, Giacomo Remedio. Gli obiettivi? In una prima fase il consorzio si concentrerà sulla promozione del patrimonio agrosilvopastorale e forestale, con un focus sulla gestione dei boschi e del post Vaia che, con il perdurare dell’invasione del bostrico, continua a costituire un problema molto serio nonostante gli sforzi già fatti. Si punterà poi sulla gestione delle malghe e sulla loro promozione in chiave turistica, oltre che sul potenziamento del Nostrano dop. Spetterà poi al Cda attivare passo dopo passo nuovi servizi. La superficie boschiva consegnata al nuovo ente ammonta a circa cinquemila ettari: in testa c’è Bovegno con 1.469, seguono Marmentino con 1.119, Collio con 1.079, Tavernole con 758, Irma con 328 e Pezzaze con 212.•. M.Ben.

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