Croce rossa in trasferta a supporto dei milanesi

Fabrizio Rossi
Fabrizio Rossi
Fabrizio Rossi
Fabrizio Rossi

Come stanno vivendo la seconda ondata i volontari che operano in Valtrompia? Lo abbiamo chiesto al presidente della Croce Rossa di Gardone, in prima linea durante il lockdown della scorsa primavera e nuovamente in allerta per le future esigenze della comunità. «RISPETTO alla prima emergenza sembra che la nostra zona sia meno colpita - spiega Fabrizio Rossi - registriamo meno chiamate, spesso ci muoviamo per casi sospetti che però vengono poi accertati in ospedale con il tampone. Dipende molto dalla giornata, ma per la nostra zona la situazione è molto meno drammatica rispetto alla prima ondata». Il presidente della Croce Rossa ricorda quando in primavera i malati dovevano essere portati a Milano perché a Brescia non c’erano posti liberi, ora è il contrario: «Molte ambulanze vanno a prendere i malati a Milano per portarli a Brescia dove gli ospedali non sono così congestionati - spiega Rossi - devo dire che in primavera c’era più sostegno da parte della popolazione. Ora si colpevolizza chi ha istituito la zona rossa: dati alla mano Brescia non è ancora in stato di allerta, ma non possiamo escludere un peggioramento». Le associazioni di Gardone sono state convocate dal Comune per capire se e quando riprendere con la consegna a domicilio di farmaci e alimenti come durante il primo lockdown.

Suggerimenti