DISAGIO GIOVANILE

In Valtrompia cresce il numero di studenti che si rivolge allo psicologo della scuola

di Marco Benasseni
Nell'ultimo anno scolastico oltre 1.827 i colloqui: +48% rispetto al precedente
Ansia, insicurezza, problemi relazionali; nelle scuole c’è uno sportelloPer gli studenti della Valtrompia è ora certificata una necessità sempre più diffusa di sostegno psicologico
Ansia, insicurezza, problemi relazionali; nelle scuole c’è uno sportelloPer gli studenti della Valtrompia è ora certificata una necessità sempre più diffusa di sostegno psicologico
Ansia, insicurezza, problemi relazionali; nelle scuole c’è uno sportelloPer gli studenti della Valtrompia è ora certificata una necessità sempre più diffusa di sostegno psicologico
Ansia, insicurezza, problemi relazionali; nelle scuole c’è uno sportelloPer gli studenti della Valtrompia è ora certificata una necessità sempre più diffusa di sostegno psicologico

Gli sportelli d’ascolto Civitas, che offrono assistenza psicologica professionale nelle scuole di tutta la Valtrompia, hanno registrato un aumento del 48% dei colloqui richiesti nel corso dell’ultimo anno scolastico. Un segnale importante, quasi un’istantanea di una generazione che chiede aiuto. Lo sportello, ricordiamolo, è un servizio gratuito che Civitas offre a tutti gli istituti comprensivi e superiori della Valle con il sostegno dell’Assemblea dei sindaci e della Comunità montana, in sinergia con le cooperative sociali Gaia e Il Mosaico. Il servizio è rivolto ai genitori e agli insegnanti della scuola primaria e secondaria di secondo grado e agli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Uno spazio vicino ai ragazzi, ma anche ai genitori e agli insegnanti perché si trova all’interno della scuola. Nel corso dell’anno scolastico si sono rivolte agli sportelli 1.008 persone (619 studenti, 191 genitori e 198 insegnanti) per un totale di 1.827 colloqui effettuati dagli psicologi e pedagogisti di Civitas.

Rispetto all’anno precedente, è stato rilevato un aumentato del 48% del numero di persone che si sono rivolte agli sportelli. Tra i problemi emersi durante i colloqui spiccano ansia, attacchi di panico, ansia sociale, ansia da prestazione. In alcuni casi l’ansia ha reso difficoltosa la presenza a scuola, o ha determinato l’abbandono scolastico. Oltre a questo si rilevano disagi quali solitudine e fatica a costruire relazioni «sane» con i pari e nel rapporto con il cibo.

I ragazzi che accedono per la prima volta allo sportello portano delle questioni che gli esperti definiscono «di primo livello»: c’è chi parla di difficoltà scolastiche, chi di dubbi sul futuro scolastico o lavorativo, chi è deluso dalle relazioni con gli amici, chi cerca di recuperare un rapporto, chi è innamorato, ma non sa come gestire il sentimento, chi fatica nelle relazioni con gli insegnanti, chi ha paura e ansia dei risultati scolastici, chi porta la fatica di confrontarsi coi genitori. Sempre più spesso però gli argomenti portati si concatenano ad altri più intensi e radicati che fanno emergere il profondo malessere di adolescenti e giovani.

Affiorano fragilità e insicurezza, bassa autostima, stati d’ansia ed episodi di maltrattamento del proprio corpo (casi di autolesionismo e disturbi del comportamento alimentare). «In questi casi è particolarmente prezioso che l’attività degli sportelli d’ascolto appartenga alla progettualità di politiche giovanili dell’Ambito di Valle Trompia che comprende anche il Consultorio adolescenti, - spiega Francesca Stefana, responsabile dell’Area Politiche Giovanili di Civitas -: uno spazio gratuito nel quale i ragazzi (ma anche gli adulti) possono continuare il percorso avviato a scuola». Negli sportelli scolastici è prevista una presenza settimanale o quindicinale degli operatori. •.

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