Depuratore di Concesio La salvezza del Mella arriverà l’anno prossimo

di Marco Benasseni
Concesio  Uno scorcio del grande cantiere in cui sta nascendo il depuratore comprensoriale della ValtrompiaUn’altra immagine dei lavori in corso per ripulire il Mella
Concesio Uno scorcio del grande cantiere in cui sta nascendo il depuratore comprensoriale della ValtrompiaUn’altra immagine dei lavori in corso per ripulire il Mella
Concesio  Uno scorcio del grande cantiere in cui sta nascendo il depuratore comprensoriale della ValtrompiaUn’altra immagine dei lavori in corso per ripulire il Mella
Concesio Uno scorcio del grande cantiere in cui sta nascendo il depuratore comprensoriale della ValtrompiaUn’altra immagine dei lavori in corso per ripulire il Mella

Ieri ricorreva la Giornata mondiale dell’acqua, e in Valtrompia questa è stata l’occasione anche per pensare al Mella, in attesa di essere salvato dal depuratore di Concesio che entrerà in funzione nel primo semestre del prossimo anno. Il Gruppo a2a, attraverso le società a2a Ciclo idrico e Azienda servizi Valtrompia, ha più volte ribadito il proprio impegno nella gestione efficiente e sostenibile di un bene fomndamentale, e per l’Asvt l’oro blu per Asvt è al centro di una serie di interventi che non si fermano alla depurazione. Contemporaneamente al sito in costruzione a Concesio, l’azienda è infatti impegnata nella realizzazione del collettore, un’opera dal costo complessivo di 45 milioni di euro (in aggiunta all’investimento del depuratore), che consentirà di allacciare le reti fognarie dei diversi Comuni trasferendo i reflui al centro di trattamento. La posa dei tubi avviene a step per minimizzare l’impatto sulla viabilità, e a oggi è avvenuta al 70%. Non solo: l’Asvt sta anche predisponendo uno studio sul Comune di Lumezzane che prevede la suddivisione del territorio in 7 bacini, per ottimizzare la rete fognaria, e lavori per un importo di circa 40 milioni: un progetto finalizzato alla gestione delle acque meteoriche rispondendo ai fenomeni violenti derivanti dal riscaldamento globale. Tutti interventi comunque legati al depuratore che ha iniziato a nascere nel febbraio del 2020, e che come detto dovrebbe entrare in funzione nel primo semestre del prossimo anno. Permetterà di trattare i reflui civili generati da 85mila abitanti (equivalenti) provenienti da Bovegno, Pezzaze, Tavernole, Lodrino, Marcheno, Gardone, Sarezzo, Lumezzane, Polaveno, Villa Carcina e Concesio. La prima fase prevede un investimento di 27 milioni; in caso di crescita della popolazione ci sarà un ulteriore investimento di 9 milioni per arrivare a servire fino a 138mila abitanti equivalenti. L’impianto reimmetterà nel Mella circa 34mila metri cubi di acqua depurata al giorno, un volume pari a quello che possono trasportare 1.700 camion: questo migliorerà sensibilmente la salute del fiume creando le condizioni per un ripopolamento faunistico. È stato progettato per ridurre al minimo l’impatto ambientale, ed è così previsto che parte dell’acqua depurata venga riutilizzata per il suo funzionamento, riducendo così il consumo della risorsa. In collaborazione con la Comunità montana, l’Asvt sta anche progettando l’acquedotto di valle che dovrà mettere in comunicazione pozzi e sorgenti presenti sul territorio investendo altri 27 milioni. Ma la tutela della risorsa passa anche dall’eliminazione delle perdite idriche, e l’attività manutentiva dell’azienda le ha già ridotte del 6,3%. In Valtrompia l’acqua del rubinetto è di buona qualità grazie ai tre impianti di abbattimento del cromo esavalente realizzati nel 2018. •.

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