Duferco e Arpa, doppio check up dell’aria

di Marco Benasseni
Una partecipata assemblea contro la centrale Duferco
Una partecipata assemblea contro la centrale Duferco
Una partecipata assemblea contro la centrale Duferco
Una partecipata assemblea contro la centrale Duferco

Nel mese di febbraio, poco prima che tutta l’attenzione e le preoccupazioni dei cittadini si orientassero verso la pandemia, Arpa Lombardia aveva comunicato al Comune di Nave che avrebbe installato una centralina mobile di rilevamento della qualità dell’aria, iniziativa ritenuta positiva della società Duferco Sviluppo che, in un comunicato stampa, faceva sapere che «il monitoraggio continuo sulla qualità dell’aria avrebbe consentito di dimostrare in maniera puntuale come le ricadute ambientali della centrale Peaker a turbogas per la produzione di energia elettrica proposta da Duferco siano praticamente nulle». E ora anche l’azienda si muove in questa direzione, con una propria rilevazione della durata di quattro settimane tra luglio e novembre. IL COMITATO per la Valle del Garza ha accolto con soddisfazione il fatto che Arpa conceda, seppur con centralina mobile e non fissa, il monitoraggio. «Abbiamo insistito a più riprese, sia nel confronto iniziale che poi nel tavolo di concertazione con il Comune - spiega il presidente Aldo Manzato - così come nelle assemblee con la popolazione, sulla necessità di installare una stazione permanente di monitoraggio sia degli inquinanti dell’aria che della direzione e intensità dei venti, questi ultimi molto importanti per la valutazione effettiva - e non modellata da centraline al di fuori della valle - della distribuzione e ricaduta degli inquinanti della centrale turbogas o di eventuali altre opere future». Da un più recente confronto con i Comuni della Valle del Garza, è emerso che a fine aprile si è tenuta una videoconferenza tra Arpa Lombardia, Duferco Sviluppo spa e Comune. L’oggetto dell’incontro era mettere a confronto i tre soggetti sia sulle campagne di misurazione di Arpa che di Duferco dopo che anche quest’ultima si è offerta di organizzare una propria campagna di rilevamento su due siti: uno nel Comune di Nave e uno a Botticino. La raccolta dati di Duferco durerà 2 settimane nel mese di luglio e 2 settimane a novembre, Arpa ha confermato che la propria campagna di monitoraggio estiva di 4 settimane sarà effettuata da questo mese su un sito prescelto tra quelli in precedenza già visionati, mentre non è ancora stato definito il periodo di monitoraggio invernale. «Vogliamo sottolineare come i dati storici nell’hinterland bresciano e i noti grafici dell’andamento medio mensile delle concentrazioni degli inquinanti indichino ormai da anni valori molti alti e costantemente fuori dai limiti di legge per le polveri sottili (PM 10 e PM 2,5) nei mesi invernali di dicembre, gennaio, febbraio e marzo - precisa Manzato - questi valori si abbassano al di fuori della stagione termica, mentre durante i mesi estivi più caldi si alza pericolosamente il dato dell’ozono. Va da sé che una campagna di monitoraggio ottimale non dovrebbe escludere i mesi invernali che manifestano storicamente situazioni di picco del particolato». Il Comitato si augura quindi che il monitoraggio di Arpa sia effettuato nei mesi più critici dell’anno, tenuto conto inoltre che quest’ultimo periodo ha potuto beneficiare del fermo attività e trasporti dovuti all’emergenza Coronavirus per ben 4 mesi, con l’evidente miglioramento della qualità dell’aria. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti