Eccidio di Bovegno: la Resistenza piange la strage di civili

di B.BER.
Bovegno ricorda l’eccidio
Bovegno ricorda l’eccidio
Bovegno ricorda l’eccidio
Bovegno ricorda l’eccidio

È una cerimonia che da 75 anni ricorda un episodio storico della Resistenza, scolpito nel cuore dei valtrumplini e che mai potrà essere dimenticato: l'eccidio di 15 civili ad opera dei fascisti la sera dell’Assunta del 1944. Organizzano l’Amministrazione comunale di Bovegno e la sezione Anpi con l'adesione dell'Anpi provinciale, Fiamme Verdi, Associazione Deportati nei campi di concentramento in Germania. Strage voluta e feroce dei fascisti della banda Sorlini al soldo dei tedeschi, con case bruciate e la minaccia di incendiare l’intero abitato. Subito dopo l'uccisione dei civili, il parroco di allora Francesco Bertoli salvò il paese dall'incendio precipitandosi a Brescia e poi al comando tedesco col vescovo Giacinto Tredici, dopo aver benedetto nella notte le salme ricomposte nella Chiesa di Piano. Il presidente Azeglio Ciampi, durante il suo mandato, ha conferito a Bovegno la medaglia di bronzo al merito civile per la lotta nella Resistenza. Il programma della mattinata prevede alle 9,15 il ritrovo in Piazza Zanardelli davanti al Comune. Formazione del corteo e la sfilata alle 10,15 verso la chiesa dell’Assunta a Piano; alle 10,30 la messa di suffragio ed a seguire il ritorno del corteo alla vicina Piazza Cimavilla ora Martiri della Libertà per la cerimonia civile alla lapide coi nomi delle vittime: deposizione corona, saluti del sindaco Manolo Rossini, letture preparate dagli alunni delle scuole, e i discorsi di Lucio Pedroni per l'Anpi Provinciale e di Roberto Bondio per le Fiamme Verdi. •

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