Facchini già al
lavoro: «Lumezzane
riparte»

di Fabio Zizzo
La festa nel dopo spoglio: dopo cinque anni di amministrazione Zani, Lumezzane ha scelto Facchini
La festa nel dopo spoglio: dopo cinque anni di amministrazione Zani, Lumezzane ha scelto Facchini
La festa nel dopo spoglio: dopo cinque anni di amministrazione Zani, Lumezzane ha scelto Facchini
La festa nel dopo spoglio: dopo cinque anni di amministrazione Zani, Lumezzane ha scelto Facchini

Non si è ancora spenta l’eco dei clacson a Lumezzane. Una lunga notte di festa e di caroselli ha salutato la vittoria del nuovo sindaco Josehf Facchini, che al ballottaggio ha strappato la fascia tricolore a Matteo Zani. La Valgobbia passa al centrodestra e per il primo cittadino, dopo la proclamazione, è già tempo di lavorare sulla composizione della Giunta e sulle linee programmatiche. Dall’alto di un successo netto: Facchini (sostenuto da Lega, Forza Italia e Lumezzane Popolare-Fratelli d’Italia) ha vinto con 5.299 voti, il 54,41% delle preferenze. Sconfitto, invece, l’ormai ex sindaco Zani (Partito democratico e Civica per Zani) che si è fermato al 45,59% con 4.440 voti. Il tutto in un quadro generale che, come altrove, ha visto un deciso +cale dell’affluenza rispetto al primo turno del 26 maggio: dal 71 al 55%. «È una vittoria della Lega e di tutto il centrodestra - commenta Facchini - e ora facciamo quello che i lumezzanesi sanno fare meglio: lavorare». Da dove iniziare? «Dalla questione lavoro, aprendo un tavolo con le aziende e le associazioni di categoria e una banca del lavoro - prosegue il nuovo sindaco - oltre a un brand per il distretto industriale valgobbino. Ma pensiamo anche a un polo tecnologico 4.0 da inserire nel progetto del secondo lotto del polo culturale. Puntiamo poi ad avere un peso maggiore anche in Comunità Montana su questioni come autostrada, depuratore e ospedale di Gardone». E la nuova squadra? «In settimana, forse giovedì, ci incontreremo. Visto l’appoggio, mi piacerebbe un assessorato per ciascuna delle tre liste che mi hanno sostenuto e magari un vicesindaco della Lega, visto il risultato inequivocabile».

 

IL TOTO ASSESSORI. È possibile quindi che la Giunta sia varata entro la settimana. Di certo il consiglio comunale (la prima seduta con l’insediamento potrebbe essere alla fine di giugno) sarà a tinte verdi, con nove rappresentanti su dieci della Lega (il decimo a Forza Italia). Tra i banchi della minoranza, invece, potrebbe sedere lo sconfitto Matteo Zani, che tra Partito Democratico e civica omonima avrà quattro seggi (tre al Pd). «Un grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto e aiutato in questi cinque anni e in questa campagna elettorale - commenta - Una menzione particolare ai molti giovani che si sono avvicinati mostrando interesse ai temi e ai problemi della nostra città con entusiasmo e passione. Nonostante la nostra proposta sia riuscita a portare al ballottaggio una parte significativa di elettorato non legato alla nostra area politica - compresi gli elettori dell’escluso Sigurtà - la vittoria del centrodestra è stata netta. Faccio i miei migliori auguri di un lavoro proficuo che renda ancora migliore la nostra città a Facchini e alla squadra che sceglierà per guidare il paese. Io in consiglio? In gruppo prenderemo le decisioni più opportune per offrire al paese un’opposizione attenta e costruttiva». Gli ultimi due seggi per completare la minoranza sono attribuiti alle liste di Sigurtà.

 

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