Fiamme nella verniciatura, cinque intossicati

di F.Z.
L’ingresso della fabbricaUn’altra immagine della ditta di Marcheno teatro dell’incendio
L’ingresso della fabbricaUn’altra immagine della ditta di Marcheno teatro dell’incendio
L’ingresso della fabbricaUn’altra immagine della ditta di Marcheno teatro dell’incendio
L’ingresso della fabbricaUn’altra immagine della ditta di Marcheno teatro dell’incendio

L’allarme alla centrale operativa dei vigili del fuoco è partito nel primo pomeriggio di ieri dal 47 di via Gitti, nella zona industriale di Marcheno, non lontano da uno degli accessi alla pista ciclabile della Valtrompia. All’interno della «Lancelotti Mara», un’azienda che si occupa di decorazione e verniciatura di prodotti in metallo, legno e componenti di armi, era scoppiato un incendio che ha provocato anche qualche malessere tra gli operai. Lungo la provinciale 345, nuovamente intasata con la riapertura delle imprese, dopo le 13,30 si è assistito a un via vai di mezzi dei vigili del fuoco e dei carabinieri e di ambulanze a sirene spiegate, e tanti hanno temuto che fosse successo qualcosa di grave. Per fortuna tutto si è invece risolto in un paio d’ore con lo spegnimento delle fiamme e col trasferimento di un dipendente, in codice verde, all’ospedale di Gardone. Il primo giorno della settimana dalla ripartenza è stato insomma spiacevole per questa realtà industriale: sarebbe stato un probabile corto circuito a provocare lo svilupparsi delle fiamme nel reparto di verniciatura. DECISIVO il sangue freddo dei dipendenti all’opera in quel momento tra i macchinari: sono usciti rapidamente dal luogo teatro del rogo e si sono chiusi alle spalle il portone di sicurezza sigillando e circoscrivendo le fiamme. Sul posto sono poi arrivati i vigili del fuoco, da Lumezzane, Gardone e Brescia, che in poco tempo hanno spento il rogo e messo il reparto in sicurezza. La lieve intossicazione di cinque dipendenti, dai 30 ai 52 anni, ha fatto inviare sul posto anche due ambulanze di Valtrompia soccorso e della Croce rossa di Gardone; ma alla fine, come detto, un solo operaio ha avuto realmente bisogno dell’ospedale. A ricostruire le cause e le eventuali responsabilità connesse all’incendio saranno i carabinieri della vicina stazione di Tavernole. Col ritorno alla sicurezza, l’azienda ha contattato alcuni tecnici per ripristinare la funzionalità del reparto. •

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