Gardone, l’Ipsia sarà più vicino alle aziende

di Marco Benasseni
Gardone  Studenti dell’Ipsia Beretta al lavoro in officina
Gardone Studenti dell’Ipsia Beretta al lavoro in officina
Gardone  Studenti dell’Ipsia Beretta al lavoro in officina
Gardone Studenti dell’Ipsia Beretta al lavoro in officina

La svolta, progettata e costruita guardando concretamente alle esigenze del comparto produttivo del territorio, è attesa per il prossimo anno scolastico, ma sarà appunto una svolta. La Provincia ha dato il via libera all’Istituto superiore «Beretta» di Gardone, e all’idea di avviare un nuovo indirizzo professionale quinquennale: lo hanno battezzato «Made in Italy per l’industria e l’artigianato con declinazione di area meccanica», e sarà presentato durante gli open day in programma da questa settimana. Si tratta di un ripensamento della formazione professionale per - appunto - avvicinare maggiormente gli studenti alle esigenze di un territorio come quello della Valtrompia, tempio delle produzioni industriali e artigianali. In molti casi in effetti - ed ecco spiegato il titolo - le eccellenze del made in Italy provengono proprio da questo territorio. Come detto l’indirizzo sarà attivo per i primi iscritti alle classi prime del prossimo anno, mentre gli attuali iscritti arriveranno al diploma con l’indirizzo attuale di «Manutenzione e assistenza tecnica». «L’ipsia ha un ordinamento triennale e quadriennale che resta invariato, la novità riguarda l’altro indirizzo, quello di 5 anni, che ora si chiama Manutenzione e assistenza tecnica - spiega il dirigente scolastico Stefano Retali -. Stiamo rimpiazzando proprio quest’ultimo che dal prossimo anno scolastico si chiamerà Made in Italy per l’industria e l’artigianato con declinazione di area meccanica. Il nuovo percorso vuole rispondere meglio alla vocazione meccanica anche nel nome dell’indirizzo di studi, perché in realtà già adesso la scuola accoglie le richieste del mercato del lavoro e prepara in maniera adeguata gli studenti. Storicamente i diplomati trovano lavoro nel giro di sei mesi». Quali sono quindi le differenze? «I contenuti saranno molto più orientati al prodotto più che alla manutenzione, proprio per rispondere alla vocazione di un territorio produttivo come il nostro - risponde Retali -. Di fatto già lo facciamo, ma ora chiamiamo le cose con il loro nome». Agli studenti continueranno a essere fornite le competenze che il territorio chiede aggiornando l’indirizzo per allinearlo alle richieste del mercato. Insomma: gli iscritti all’Ipsia non fanno fatica a trovare lavoro, ma dal prossimo anno la loro formazione sarà ancora più coerente con le richieste di un settore produttivo in perenne evoluzione che punta su prodotti di qualità sempre più elevata. «Un aggiornamento che ci sembra intelligente, bello e innovativo per valorizzare la manifattura - conclude Retali -. L’Italia è conosciuta nel mondo proprio per la sua grande capacità e qualità manifatturiera». Anche l’alternanza scuola lavoro prevista dal programma didattico proseguirà come sempre, ma gli studenti saranno indirizzati sempre più verso aziende che si concentrano sulla produzione rispetto a quelle che offrono servizi di manutenzione. E gli open day che interesseranno Itis, Ipsia e Liceo? Si parte venerdì dalle 17,30, poi sabato 26 novembre dalle 15 e venerdì 16 dicembre dalle 17,30.•.

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