Giornate del Fai, la primavera offre un piccolo grande tesoro

di Marco Benasseni
Una bellissima  panoramica primaverile dell’altrettanto suggestivo abitato di IrmaEmozioni lungo  Il «Sentiero dell’Acqua»
Una bellissima panoramica primaverile dell’altrettanto suggestivo abitato di IrmaEmozioni lungo Il «Sentiero dell’Acqua»
Una bellissima  panoramica primaverile dell’altrettanto suggestivo abitato di IrmaEmozioni lungo  Il «Sentiero dell’Acqua»
Una bellissima panoramica primaverile dell’altrettanto suggestivo abitato di IrmaEmozioni lungo Il «Sentiero dell’Acqua»

Non è necessario essere una città grande e ricca per ospitare tesori. Lo dimostra benissimo Irma, il piccolo borgo dell’alta Valtrompia selezionato - unico nella valle del Mella - per partecipare alle Giornate di primavera del Fai in programma il prossimo fine settimana. Per il nono anno consecutivo, la Comunità montana aderisce a un’iniziativa che nel tempo ha aperto al pubblico 26 beni architettonici, artistici e naturalistici raccogliendo circa 7.600 visitatori, partendo da Gardone (nel 2013) per proseguire con Marcheno (2014), Nave e Ome (2015), Sarezzo (2016), Lavone e Mondaro di Pezzaze (2017), Lodrino e Invico (2018) e Concesio (2019). Grazie alla sinergia tra l’assessorato alla Cultura della Comunità e il Comune di Irma, gli enti patrocinatori dell’evento, sarà possibile scoprire il patrimonio artistico, culturale, storico, archivistico e naturalistico di una comunità che ha radici antiche e che si è sempre caratterizzata per i forti vincoli familiari, orgogliosa della propria autonomia economica, amministrativa, religiosa, e, anche culturale e antropologica. «L’adesione del nostro ente, attraverso il Sistema museale e l’Ecomuseo di Valle, con la collaborazione del Sistema archivistico e della biblioteca di Irma - spiega Ivonne Valcamonico, assessora alla Cultura della Comunità montana - ne ha rinnovato il coinvolgimento anche per quest’anno. La Comunità si è occupata tra l’altro di formare 12 studenti del Liceo scientifico “Moretti” di Gardone per il ruolo di guide a disposizione dei visitatori». La scoperta del piccolo borgo, infatti, verrà accompagnata dai racconti di giovani guide e avverrà attraverso brevi visite in tre differenti percorsi tematici legati all’arte, all’architettura, al patrimonio archivistico e naturalistico. In particolare, i visitatori potranno scoprire la chiesa parrocchiale, che racchiude una galleria d’arte che copre il periodo tra il XVII e il XX secolo e nella quale spicca una elegante copia del San Sebastiano di Tiziano Vecellio il cui originale del 1522 è parte del polittico Averoldi, conservato nella chiesa dei santi Nazario e Celso a Brescia. Inoltre, in sacrestia sarà esposta una selezione di documenti provenienti dagli archivi comunali e parrocchiali, testimonianze delle condizioni economiche, sociali e ambientali della comunità nel suo insieme. Una passeggiata attraverso i vicoli e le piccole stradine del paese, il Comune più piccolo del Bresciano, permetterà invece di immergersi nella quotidianità del piccolo borgo montano, dove le vite dei pochi e «resilienti» abitanti si svolgono tra antichi archi, portoni e suggestivi scorci, vigilate e protette da sguardi di santi e madonne raffigurati sulle pareti di molti edifici. «Grazie alla disponibilità di giovani volontari, della protezione civile e del gruppo alpini di Irma - sottolinea il sindaco Mauro Bertelli - i visitatori potranno scoprire anche la bellezza del patrimonio ambientale che ci circonda; per esempio il Sentiero dell’Acqua, un percorso storico naturalistico nato nel 2016 tra boschi e torrenti e che permetterà di far conoscere le testimonianze storiche legate a questo elemento naturale, alla sua preziosa presenza sul territorio e all’interazione con l’uomo». Gli itinerari proposti saranno aperti sabato e domenica solo su prenotazione (entro venerdì) col portale Fai.•.

Suggerimenti