Hamburger di successo La catena cresce ancora

di Marco Benasseni
Maurizio Panetta davanti a uno dei suoi punti vendita in Valtrompia
Maurizio Panetta davanti a uno dei suoi punti vendita in Valtrompia
Maurizio Panetta davanti a uno dei suoi punti vendita in Valtrompia
Maurizio Panetta davanti a uno dei suoi punti vendita in Valtrompia

Tra i saluti dei clienti e qualche parola con i più affezionati, intervistare Maurizio Panetta, titolare di «Mauris’ l’hamburgheria» non è un compito facile se si decide di fare una chiacchierata con lui in uno dei suoi locali in Valtrompia. La catena continua a crescere: nel 2021 sono stati serviti 175 mila hamburger nei 5 punti vendita del gruppo e tra poche ore ne sarà inaugurato un sesto. Nel 2015 ha aperto la sua prima hamburgheria a Gardone, l’anno dopo (nel maggio del 2016) ha portato lo stesso format a Concesio, a settembre del 2017 a Iseo e a novembre dello stesso anno a Livigno. A gennaio del 2021 ha aperto a Lumezzane, dove però ci si occupa solo di asporto e servizio a domicilio, mentre negli altri punti vendita i clienti possono sedersi e mangiare nel locale. Domani accenderà a Brescia, in via Gualla, la sesta «stella» della costellazione. La catena ideata dal giovane imprenditore cresce sia in termini di aperture, sia nelle novità: «Collaboriamo per la creazione dei nostri nuovi hamburger con il dietista Giuseppe Cucinotta che è anche il consulente della squadra Pallacanestro Brescia - spiega Panetta -, e abbiamo avviato una collaborazione esclusiva col birrificio Otus per proporre ai nostri clienti bevande artigianali di qualità. Il mastro birraio è un cliente del ristorante di Concesio che mi ha fatto conoscere il prodotto». E con l’apertura a Brescia ci sarà una svolta storica per la catena: in tutti i locali arriverà il primo panino completamente vegano. «Alcuni clienti già ci chiedono di modificare i panini esistenti eliminando la carne - precisa -. Abbiamo quindi pensato a un prodotto dedicato con una polpetta completamente vegetale a base di piselli e barbabietole, con l’aggiunta di una maionese completamente vegana e di pomodoro». Oggi il gruppo, compresi i due franchising di Iseo e Livigno, conta 30 dipendenti (sei le nuove assunzioni per il negozio di Brescia). Tutti i lavoratori sono a tempo indeterminato e nel 90% dei casi sono donne con più di 40 anni. Ogni punto vendita ha una coordinatrice per migliorare la gestione del negozio. «Posso permettermi nuove aperture perché sono staccato dalla produzione - aggiunge Panetta -. In provincia di Brescia non esiste nessun gruppo italiano di hamburgherie che ha più punti vendita di noi». La forza del format resta nella qualità del prodotto fresco proveniente da aziende del territorio, ma anche l’etica del titolare fa la differenza. Al di là dell’attenzione per i contratti di lavoro, Panetta coinvolge nelle nuove aperture eventuali dipendenti e fornitori interessati permettendo loro di entrare in società con delle quote. Come mai questa scelta che non prevede grandi investitori esterni? «Il nostro business non si basa sui margini ma sulla qualità del prodotto e del servizio: scelte che vengono capite e sposate da chi già vive il progetto, appunto i dipendenti e i fornitori».•.

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